Don Floriano Danini
respinge le critiche
“fuori dal tempo”
Nella foto don Floriano Danini e la chiesa del Castello a Viadana
VIADANA – “Un polverone inutile, senza alcun fondamento”. La descrive così don Floriano Danini, parroco uscente di Viadana, la polemica sollevata a proposito della sua omelia di mercoledì scorso. Le frasi che qualcuno gli contesta sarebbero state pronunciate in chiesa durante le celebrazioni del patrono della città, San Nicola da Tolentino. “Intanto non era l’omelia ma gli avvisi che si leggono a fine messa” precisa il sacerdote, aggiungendo che il testo della predica lo si può leggere integralmente in qualsiasi momento sul sito della parrocchia.
“Ciò dimostra che chi mi accusa, o non era nemmeno in chiesa oppure vuole fare solo della disinformazione”. Proprio per questo, dopo varie sollecitazioni, don Floriano accetta di concederci qualche minuto per chiarire i fatti e spiegare che la sua era stata semplicemente un’osservazione circa la discutibilità riguardo l’interruzione della vita amministrativa con l’insediamento del commissario prefettizio. “Il mio intervento dall’altare è stato di natura pastorale e non politico. E’ un parroco che, per amore della sua gente, si chiede se nella situazione di sbando sociale, di difficoltà di tante famiglie e di disorientamento fosse proprio il caso di togliere alla gente il riferimento alla casa per tante iniziative e per tanti bisogni”.
Infine il don conclude dicendo che “l’idea di rimanere infastiditi dai messaggi dei preti che hanno rilevanza sociale è vecchia e superata. E il tentativo di rinchiuderli in una sagrestia, fa pensare ad una intolleranza ideologica fuori dal tempo”. Anche sulla questione del commissario prefettizio Isabella Alberti che non ha partecipato, come avrebbe dovuto fare un rappresentante della comunità, alle celebrazioni del patrono, don Floriano precisa che probabilmente il commissario aveva precedenti impegni e che comunque gli aveva telefonato ringraziando per l’invito e comunicando la sua assenza.
Rosario Pisani
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