Cronaca

Un sorriso da Udine:
“Soda” sta meglio
Presto a Cremona?

Nella foto Andrea Lodi Rizzini e uno scorcio dell’ospedale di Udine

CASALMAGGIORE – Sta dando incoraggianti segni di ripresa Andrea Lodi Rizzini, il 41enne di Casalmaggiore finito all’ospedale per un violento pugno ricevuto da uno sconosciuto in Slovenia la vigilia di Ferragosto. Mercoledì, come riferisce la mamma del ragazzo, conosciuto con il soprannome “Soda” tra i suoi amici, è riuscito ad alzarsi dalla carrozzella compiendo alcuni piccoli passi.

I genitori sono  ancora in attesa del trasferimento da Udine a Cremona perché possa iniziare la terapia di riabilitazione. Sembra quindi allontanarsi la paura che si era diffusa nei giorni successivi il ricovero per il rischio che il 41enne potesse addirittura perdere l’uso delle gambe. L’incredibile episodio, che aveva suscitato incredulità, indignazione e dispiacere tra i moltissimi amici del giovane – tutti sentimenti manifestati attraverso centinaia di messaggi di sostegno su Facebook e altri social network – era accaduto ad una festa popolare in Slovenia.

Andrea, separatosi momentaneamente dagli amici italiani coi quali si trovava in vacanza, stava mangiando una pizza quando uno straniero, mai incontrato prima, gli ha chiesto in modo prepotente di cedergli il posto a tavola. Non si conoscono ulteriori dettagli della eventuale discussione sorta tra i due, fatto sta che all’improvviso lo sconosciuto gli avrebbe afferrato la pizza scagliandogliela per terra. Quasi contemporaneamente un altro personaggio, pure quello sconosciuto al 41enne, sopraggiunto da dietro, ha sferrato un violento pugno sulla faccia dell’italiano facendolo crollare a terra col naso fratturato e privo di sensi.

Trasportato all’Ospedale di Nova Gorica, Andrea è stato operato al setto nasale e successivamente trasferito a Udine per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico necessario a ridurre una lesione  alla zona cervicale. I genitori, informati dagli amici il giorno dopo, si sono precipitati a Udine dove hanno potuto vedere il figlio, entrando una alla volta nel reparto di terapia intensiva. Dopo una quindicina di giorni adesso fortunatamente, l’uomo, con regolare occupazione presso un macello in Gerbolina a Viadana, sembra sulla via del recupero. Recupero che potrà essere completato attraverso una lunga fase di riabilitazione cui verrà sottoposto a Cremona. Poi ci sarà l’inchiesta giudiziaria dato che il tizio che ha sferrato il pugno, già  diffidato in precedenza dal frequentare feste e ritrovi pubblici, era stato arrestato subito dopo l’aggressione.

Rosario Pisani

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