Le mura gonzaghesche
si sbriciolano: sopralluogo
della Soprintendenza
Nella foto, Zanlungo, Zurra e Torchio vicino alle mura di Bozzolo
BOZZOLO – Bozzolo non è Pompei ma il ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini ha dimostrato di avere a cuore anche le sorti delle mura gonzaghesche del Comune mantovano. La dimostrazione deriva dal fatto che dopo il viaggio a Roma del sindaco Giuseppe Torchio, giovedì un’ispettrice della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia, Cremona e Mantova era già sul posto a verificar le condizioni spaventose della pregevole recinzione cinquecentesca che si sta sbriciolando in maniera drammatica. Claudia Zanlungo, dopo aver notato quanto anche la pioggia avesse contribuito a peggiorar la situazione, oltre a interventi non proprio adeguati ha convenuto con il sindaco Torchio e l’assessore all’urbanistica Martino Zurra l’estrema urgenza di intervento. La funzionaria spiegherà al sovraintendente Alberti appena rientrerà dalle ferie ciò che i suoi occhi hanno visto. “Abbiamo già tra le mani il precedente progetto presentato dalla passata amministrazione. A questo punto però va adeguato all’attuale situazione perchè le valutazioni di prima non sono più verosimili”. Gli ha fatto eco il sindaco Torchio il quale si è appellato a quei famosi 500 mila euro che il ministro Franceschini metterà in campo per l’Expo 2015. Ma si tratta di una cifra che spalmata sull’intero territorio rappresenterà solo delle briciole per il restauro delle mure di Bozzolo. Torchio ha preventivato, sostenuto dall’architetto Zurra, una cifra che molto probabilmente potrebbe raddoppiare rispetto al milione e duecento mila euro originari.
Si riuscirà a trovare una simile somma prima che sia troppo tardi? Le speranze sono sempre le ultime a morire e la visita della funzionaria della Sovraintendenza avvenuta il giorno dopo l’incontro di Torchio a Roma con lo staff del Ministro Dario Franceschini qualcosa vorrà sicuramente dire. Ci sono poi i bandi europei, l’Associazione Anci che non farà mancare il suo impegno diretto. Perchè non è pensabile che non si riesca a salvare un monumento storico impareggiabile come quello di Bozzolo. Una cinta muraria lunga poco più di 700 metri dentro cui oltre ai danni delle erbe e degli alberi estirpati si sono aggiunte le infiltrazioni delle pioggie che come autentiche bombe d’acqua sono esplose negli interstizi sgretolando ancora di più le antichissime pietre gonzaghesche. Tutto questo spettacolo desolante si è impresso negli occhi di Claudia Zanlungo che riferirà agli organi decisionali per cominciare almeno a puntellare e sostenere degnamente prima che tutto finisca davvero in briciole di polvere sulla strada.
Rosario Pisani
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