Feste e turismo

CantaBreda come una
volta: vince Rosa che
canta Joss Stone

Nella foto il gruppo dei premiati

BREDA CISONI (SABBIONETA) – Il Teatro parrocchiale di Breda Cisoni ricorda le antiche consuetudini delle famiglie negli anni 50 quando tutti si radunavano in grandi saloni per seguire le prime puntate di “Lascia o raddoppia?”. Succede anche ai giorni nostri nella piccola frazione sabbionetana, soprattutto in occasione della fiera del paese che dura una settimana intera.

Un déjà vu registrato anche sabato sera quando le famiglie hanno riempito il teatro non per seguire la tv, ma i quindici bravissimi concorrenti che si contendevano il trofeo della 12esima edizione del “Cantabreda”. Veramente un compito difficile per la giuria coordinata dal mitico chitarrista Cristiano Maramotti, che alla fine, dopo aver scelto i primi tre classificati, ha dovuto per così dire “inventarsi” un premio della critica non potendo ignorare le capacità canore di Sara Belletti di Roncadello (con la canzone “Eppure” di Elisa) e di Simone Stuani di San Michele in Bosco con Feeling Good (Nina Simone). Qualche discordanza invece sulla opportunità o meno di segnalare Simone Salvagni di Gabbiana che si è esibito nello straordinario pezzo di Lucio Dalla “Caruso” con un timbro vocale impressionante.

Al primo posto comunque si è piazzata Rosa Dammacco di Boretto con Right to be wrong (Joss Stone). Al secondo Gabriele Geremia di Gazzuolo con Hallelujah (Leonard Cohen) e al terzo la 14enne di San Martino dall’Argine Margherita Savazzi con “E poi” di Giorgia. Magnifico l’accompagnamento musicale del gruppo guidato da Giuseppe Cominotti (vincitore a San Remo nel 1993 con Alexia) così come disinvolta e senza sbavature è risultata la presentazione di Armando Madella che ha arricchito la serata con la divertente presenza di una decina di attrici locali vestite da suora. Speciale come sempre l’organizzazione della Fiera, i cui componenti hanno deliziato a fine manifestazione orchestrali, tecnici e giurati con un’ottima  cena preparata con prodotti della tradizione locale.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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