Politica

“Non ci riconosciamo
più nel presidente
del consiglio comunale”

Nella foto, Mara Malinverno, Francesco Bazzani e municipio

PIADENA – Intervengono “per l’ultima volta” Mara MalinvernoFrancesco Bazzani del gruppo consigliare di minoranza ‘Per Piadena Unita’ sul caso del ‘dipendente fiduciario’ del comune piadenese, ovvero dell’architetto Floriana Petracco, “per poi lasciare agli organi sovraordinati competenti il parere sul caso”. “Intendiamo chiarire i motivi della nostra assenza dal Consiglio Comunale di lunedì 7 aprile”: precisano i consiglieri. “Consideriamo il chiarimento del Ministero Interni, pervenuto alla Prefettura nel novembre 2013, comunicato a tutto il Consiglio e al Segretario Comunale lo scorso febbraio, un atto di legge a tutti gli effetti, che recita: ‘si interrompe con la morte del Sindaco ogni rapporto di lavoro fiduciario, salvo nuovo incarico del Vice-Sindaco’ e non certo una ‘semplice interpretazione di un funzionario’ come è stata definita dal segretario comunale (Giovanni Andreassi, ndr). Riteniamo questa affermazione molto grave, e di conseguenza se una dichiarazione del Ministero – organo dello Stato – la si ritiene illegittima, noi non ci riconosciamo nella figura del Vice-Sindaco (Gianfranco Cavenaghi, ndr) quale presidente del Consiglio Comunale, avendo ben presente che per tale carica ha giurato davanti al Prefetto e sulla Costituzione Italiana di far rispettare le norme costituzionali. Pertanto non ci prestiamo a confronti polemici, anzi stiamo di nuovo sollecitando chiarimenti e azioni alla Prefettura per risolvere il problema, in nome di uno stato di diritto”.

“In tema di collaborazione – proseguono Malinverno e Bazzani -, chiariamo che la nostra disponibilità c’è stata, visto che abbiamo prodotto osservazioni al PGT considerate valide, da ciò ne deriva che il PGT proposto non era perfetto, come non lo era il precedente annullato nel 2009, ma migliorabile, allora, e anche già pagato, per non parlare delle decine di Delibere approvate con il nostro apporto favorevole. Partecipare o meno ad un Consiglio Comunale o approvare o meno un regolamento è scelta politica, mentre lavorare per migliorare un documento o partecipare al lavoro di una Commissione è un dovere del Consigliere. Le due cose non devono certo coincidere e su questo invitiamo il Vice-Sindaco a considerare le dovute distinzioni”. “Al Segretario Comunale – chiosa ‘Per Piadena Unita’ – rammentiamo che amministrare non è un gioco di carte scoperte o coperte, ma è un lavoro di responsabilità, dettato da norme e regole legittime da applicare e nel quale i documenti, i pareri, le obiezioni o le modifiche vanno validate, protocollate e pubblicate. Questo va fatto e noi l’abbiamo sempre eseguito nel rispetto del ruolo riconosciuto dalla legge ai Consiglieri anche di minoranza (che a Piadena rappresentano i 2/3 degli elettori) a salvaguardia degli interessi dei cittadini e solo di loro”.

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