Ambiente

Calvatone, il Cras
in rete con la Provincia
per la cura degli animali

Nella fotogallery la visita della Provincia di Cremona al Cras di Calvatone

CALVATONE – Dal 1° aprile il Centro Raccolta Animali Selvatici di Calvatone entrerà a far parte ufficialmente della rete della Provincia di Cremona (con la possibilità di ricevere cospicui finanziamenti) per la cura e il recupero degli animali selvatici. Detto che a breve dovrebbe arrivare l’accreditamento anche per la cura degli animali esotici e tropicali, che andranno dunque ad affiancarsi a quelli selvatici, appunto, ma anche autoctoni, venerdì mattina alle 11.30 a Calvatone l’assessore provinciale all’Agricoltura Gianluca Pinotti ha illustrato, coadiuvato da Andrea Azzali, responsabile tecnico, il progetto che farà diventare il Cras di Calvatone, di fatto, il centro della provincia cremonese, affiancato alla storia struttura di Cascina Stella, a Castelleone, ma con qualche incombenza più importante. Di fatto Cascina Stella continuerà a raccogliere gli animali feriti o dispersi, i quali però verranno poi trasportati nel Casalasco per la fase di cura e recupero vero e proprio.

“Un Cras non è presente in tutte le province” ha spiegato Pinotti “e con questo passaggio invertiamo il passaggio dal pubblico al privato. Cascina Stella infatti è una struttura pubblica gestita dal Cras e dall’Anpana, qui invece abbiamo una struttura privata, legata anche a “La cuccia e il nido”, che sarà gestita con il favore e l’aiuto della Provincia di Cremona, in una compartecipazione di risorse”. A proposito di aiuti economici, ecco le novità: se per due anni i Cras avevano a disposizione 34mila euro circa, con l’introito di 15mila euro dalla Provincia di Lodi, oggi come oggi vengono meno i contributi della stessa Provincia di Lodi (due terzi in meno) e anche degli Atc, che hanno ridotto di quasi il 50% l’apporto. “La Provincia di Cremona” ha spiegato Pinotti “andrà a fare uno sforzo per coprire il contributo per intero e mantenerlo intatto: a bilancio avevamo 30mila euro e, dato che il futuro delle Province è incerto e potremmo sparire nei prossimi mesi come istituzione, abbiamo deciso di deliberare 15mila euro all’anno per due anni, proprio per dare continuità”.

Dopo avere incassato i complimenti del vicesindaco di Calvatone Giancarlo Cavagnoli in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il Cras ha ricevuto anche gli elogi di Wainer Galli, rappresentante dell’Anpana. “Qui troviamo oltre 650 esemplari di animali, in prevalenza rapaci, ma anche ricci, volpi e qualche rettile” ha spiegato Galli “. Ringraziamo la Provincia, che già con il programma di sviluppo rurale aveva dimostrato attenzione al problema dell’ambiente, e con questo progetto abbiamo la possibilità di migliorare la qualità, incidendo anche meno sulla spesa pubblica. Qui a Calvatone troviamo un pronto soccorso di primo livello, con strutture per la degenza e la riabilitazione, e puntiamo a migliorare gli standard già attivi da un anno circa”.

“I Cras sono in crisi” ha rimarcato Galli “e quindi il contributo della Provincia è davvero prezioso. In altre Regioni la stessa cosa non è successa, per esempio. Con Cascina Stella abbiamo portato al recupero completo il 75% degli animali ospitati, qui a Calvatone si punterà a fare lo stesso o persino meglio: l’animale, se recuperabile, verrà poi inserito in un vicino centro di “ambientamento”, prima di essere restituito alla natura. In un 25% del casi è inevitabile l’eutanasia, ma quando è possibile cerchiamo sempre di dare un aiuto concreto alla fauna”.

Il Cras può ospitare anche gli animali cosiddetti pericolosi, come i caprioli, ad esempio, e Galli ha spiegato che è stata fatta richiesta di contributo anche al giudice per i casi di custodia giudiziaria, nel caso cioè in cui qualche cittadino illegalmente detenga animali esotici o pericolosi, che vengono poi sequestrati e portati a Calvatone: “Chiediamo però” ha precisato Galli “che ci vengano pagate le spese, dato che un boa constrictor, per esempio, costa 2 euro al giorno”. Una situazione che, per inciso, porterà a richiedere un aiuto anche sui trasporti da province limitrofe, come la vicina Mantova, senza contare il contributo della Provincia e anche del cittadino che si rivolge al Cras.

Infine gli ospiti e molte guardie dell’Anpana hanno visitato il centro, dotato di una struttura con accettazione, astanteria, visita e degenza, oltre ad un ambulatorio e ad una clinica veterinaria a poche centinaia di metri. Una visita guidata da Michele Vicari, responsabile sanitario, e dall’operatore Massimo Basaglia. “Nel 90% dei casi curiamo traumi, oppure piccole ferite oppure intossicazioni e infiammazioni” ha spiegato Vicari, che ha poi mostrato le voliere, molto attrezzate, e la zona di incubazione per ricci e altri piccoli animali a quattro zampe.

Giovanni Gardani

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