Politica

Penazzi-Tipaldi,
dopo la bufera
“noi andiamo avanti”

Nella foto Penazzi e Tipaldi

VIADANA – C’è un atmosfera strana e irreale in Municipio a Viadana dopo le dimissioni dell’assessore Carmine Tipaldi seguite da quelle della consiliera di minoranza di Porta Nuova Simonetta Gialdi (dimissioni avvenute per ragioni diverse ovviamente, ma entrambi per stanchezza e demotivazione. Il primo annientato dalle insistenti chiacchiere circa sua presunte frequentazioni mafiose, la seconda perché senza più fiducia in questa amministrazione, la cui crisi è stata in gran parte provocata dagli attacchi senza respiro della stessa compagine di maggioranza e da buona parte del Pd che pure aveva vinto le elezioni contribuendo ad eleggere il sindaco.

“E adesso che succederà?” viene spontaneo chiedere al primo cittadino come sempre al suo posto in ufficio di prima mattina. “Noi andiamo avanti come prima, tra poco presenteremo il bilancio e vedremo chi lo approverà o meno. A quel punto i cittadini capiranno chi voleva il bene di Viadana e chi no. Ascolteremo le loro proposte e soprattutto ci diranno dove trovare i soldi per realizzare le loro idee in contrasto con le nostre” spiega Giorgio Penazzi. Per quanto riguarda Carmine Tipaldi, spesso presente in Comune anche se ormai senza alcuna delega, Penazzi informa di aver assunto ad interim l’incarico di assessore alle Nuove Povertà, ribadendo di aver sempre notato nel personaggio una grande volontà e un immenso spirito altruistico.

Secondo Penazzi Tipaldi ha sempre speso il suo tempo, risolvendo parecchie situazioni delicate e contribuendo a recuperare crediti difficili altrimenti da riscuotere come certi affitti, le bollette e altre utenze che le persone dichiaravano di non poter pagare. Il protagonista di tali operazioni non parla più, dopo la lettera di dimissioni al sindaco non vuole aggiungere altro anche se la voglia di parlare con la sua solita e tipica franchezza traspare dagli occhi. Ma Tipaldi deve attenersi alla disposizioni impartite dalla sua avvocatessa Momoli: “Quello che dovevo dire, a proposito dei soccorsi prestati ad un conoscente ferito ad una gamba in via Aroldi nel 2001 dopo una sparatoria, l’ho già detto al procuratore della Repubblica e al mio legale”, si limita a dire, caustico, Tipaldi.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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