Mercatino del Passato,
affari e una piazza
di nuovo vivace
Nella foto piazza Garibaldi durante il mercatino del Passato
CASALMAGGIORE – Magari non a tutti piacerà ma la presenza del Mercatino del Passato a Casalmaggiore un risultato lo sta ottenendo: quello di ripopolare una piazza bella e capiente ma quasi sempre desolatamente vuota. Tutto quella ferraglia arrugginita sparsa per terra, le cianfrusaglie accatastate su bancarelle variopinte come i personaggi che le allestiscono, non potranno suscitare paragoni con Porta Portese a Roma e nemmeno col mercatino delle Pulci di Parigi. Ma se non altro portano movimento e creano rumori e colori in una domenica che altrimenti rimarrebbe “moscia” come gli altri giorni della settimana. Gli originali espositori arrivano la mattina presto e rimangono sino al tramonto resistendo al sole, al vento, al freddo e a qualche improvviso scroscio di pioggia, facendo anche buon viso a cattiva sorte se non riescono nemmeno a recuperare con le scarse vendite il costo della trasferta.
Il mercatino del riuso unito a quello dell’antiquariato si svolge per due domeniche al mese e porta anche movimento economico sia per i bar che per i negozi di gastronomia (quelli aperti almeno). Non è a costo zero perché ogni bancarella paga dieci euro all’organizzazione, la quale a sua volta versa 0,31 centesimi per metro quadrato alle casse comunali. Una manifestazione che tra l’altro, frugando tra le montagne di roba vecchia, consente agli acquirenti più attenti o pazienti di portare a casa un televisore di vecchia generazione a dieci euro o una bicicletta Bianchi originale a 150 euro. Per non parlare di dischi a 45 giri con le prime rarissime incisioni dei Beatles o dei Pink Floyd.
Rosario Pisani
© RIPRODUZIONE RISERVATA