Cronaca

La Procura di Mantova
apre un’inchiesta sulla
sparatoria di Viadana

Nella foto, il Tribunale di Mantova

VIADANA – La sparatoria avvenuta il 16 febbraio del 2011 in via Aroldi a Viadana torna d’attualità. La Procura di Mantova, come confermato dal procuratore capo Antonio Condorelli, ha aperto un’inchiesta su una vicenda che, da oltre tre anni, è rimasta nel buio. Sono in corso delle verifiche per capire quanto realmente successe quella notte, dopo che nel 2011 i magistrati mantovani non accolsero la richiesta dei Carabinieri di Viadana di aprire un fascicolo sul misfatto. Le ultime vicende legate alle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nella politica e nel territorio viadanese devono aver fatto propendere la Procura a tornare sui propri passi.

Un passo indietro è doveroso per capire come mai si sia arrivati oggi alla riapertura del caso. Nelle prime ore del 17 febbraio, al Pronto Soccorso dell’ospedale Oglio Po di Vicomoscano, si presenta Pasquale Prato, del 1964, residente a Viadana, nato a Novi Ligure ma di origine calabrese. Pregiudicato, l’uomo arriva al nosocomio con una ferita da arma da fuoco alla coscia sinistra. Ad accompagnarlo in ospedale, due persone, una delle quali, Francesco Vallone, risulta essere accusato di riciclaggio ed è tra i “soggetti sospetti” iscritti al Pd di Viadana.

I medici dell’ospedale allertano gli uomini dell’Arma che interrogano Prato, il quale riferisce di essere stato bersaglio dei colpi sparati forse con una pistola da un malvivente a bordo di una Fiat Uno bianca. Lo stesso Prato dice poi di aver contattato il conoscente Carmine Tipaldi, consigliere comunale, di recente al centro del caso-intercettazioni che ha scosso Viadana: forse proprio questo collegamento con la vicenda ha indotto la Procura di Mantova a riaprire il caso.

Tipaldi però, raggiunto dai Carabinieri nella propria abitazione, dà versioni discordanti dell’accaduto. I Carabinieri non troveranno riscontri in via Aroldi e le indagini porteranno ad un vicolo cieco. Ora si cercherà di fare nuovamente luce sulla vicenda.

redazione@oglioponews.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...