Politica

“I viadanesi non
hanno un sindaco
né una Giunta”

Nella foto, il municipio di Viadana

VIADANA – “Il tema legalità-infiltrazioni mafiose all’interno del Partito Democratico viadanese sta diventando insostenibile, gettando nella vergogna e nell’incomprensione tutta la comunità viadanese e la nostra provincia”: parole degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Viadana, controfirmate dal deputato e membro della Commissione Ambiente Alberto Zolezzi, dal senatore e vicepresidente della Commissione Antimafia e Agricoltura Luigi Gaetti, dal consigliere regionale e segretario della Commissione Ambiente Andrea Fiasconaro. Un duro attacco all’asset locale e provinciale del Pd, ora alle prese con la grana tesseramenti: tra gli iscritti ai circoli viadanesi, vi sarebbero alcuni personaggi legati alla ‘ndrangheta. Nomi che lo stesso partito prima sembrava difendere e che ora invece vorrebbe defenestrare: un atteggiamento che non è passato inosservato tra i ‘pentastellati’, che attaccano duramente anche sindaco e giunta comunale viadanese.

“Risultano alquanto curiosi e contrastanti ora gli atteggiamenti del On. Carra, della segretaria provinciale Forattini e del segretario viadanese Nizzoli che da garantisti e attendisti per settimane sono passati in un giorno solo a colpevolisti e invocano il pugno duro verso i “soggetti sospetti”. La soluzione proposta di risolvere il problema con semplici allontanamenti non basta, i responsabili e le persone che hanno permesso l’infiltrazione di “soggetti sospetti” devono risponderne. Inoltre da valutare che influenza abbiano avuto i “soggetti sospetti ” nella linea del partito locale e nelle primarie provinciali e nazionali”.

Il Movimento 5 Stelle chiama quindi in causa il sindaco Giorgio Penazzi: “Ricordiamo che questo PD, con ombre che ancora oggi non sono state chiarite, è lo stesso che alle elezioni comunali del 2011 ha contribuito alla vittoria della coalizione di Penazzi; perciò invitiamo il dott. Penazzi, per il suo bene, di coloro che non sono coinvolti e della politica provinciale tutta, di sciogliere l’amministrazione per azzerare ogni ombra, di portare il Comune al commissariamento e votare nel minor tempo possibile previsto dalla legge. I viadanesi in questo momento non hanno un sindaco né una Giunta”.

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