Allarme rifiuti,
indagini da 007 per
incastrare i trasgressori
Nella foto l’intervento della Polizia Locale assieme a Casalasca Servizi giovedì
CASALMAGGIORE – Un piccolo ipod azzurro gettato tra i rifiuti e un documento bancario intestato ad un ventenne dal cognome dell’Est Europa: sono gli indizi attraverso i quali la Polizia locale spera di smascherare, diritto alla privacy permettendo, l’ennesimo caso di trasgressione alle regole della raccolta differenziata scoperto giovedì a Casalmaggiore.
Continua la battaglia del Comune per stanare coloro che non si adeguano alle norme recentemente introdotte, in particolare sul secco, con la consegna del bidoncino dotato di microchip. Uno strumento che invece di incoraggiare l’educazione civica sembra allontanarla, forse anche per la scarsa chiarezza (sin qui) con cui si applicheranno i costi per ogni svuotamento. Il sindaco Claudio Silla, insieme al comandante della Polizia locale Silvio Biffi, ha sguinzagliato gli uomini in divisa e in borghese, organizzando una specie di task force incaricata di girare per le vie della città alla ricerca di sacchi di rifiuti abbandonati irregolarmente davanti ai condomini.
Giovedì pomeriggio addirittura è stata scoperta una mini discarica in vicolo del Tesoro, a due passi dalla piazza, dove si trovavano una ventina di borse, borsine, sacchi e sacchetti con dentro un po’ di tutto. Dato che l’intenzione è quella di arrivare ad individuare i responsabili di tale abbandono, un operatore ecologico si è messo ad aprire i sacchi uno per uno alla ricerca di elementi utili ad individuare il trasgressore. L’operazione effettuata sotto lo sguardo attento di due agenti della Polizia locale ha avuto esito positivo perchè tra rifiuti secchi e umidi, batterie Duracell scadute, strappi di carta igienica e due portafogli vuoti, è emerso un estratto conto bancario intestato a colui che probabilmente ha esposto davanti al condominio tutta quella immondizia.
I vigili hanno preso nota di tutto segnando con una biro su un foglio di carta tutto quello che l’operaio faceva emergere rovistando nel mucchio maleodorante. Mentre l’operatore concludeva la missione, in centro altre segnalazioni di rifiuti abbandonati giungevano da un’altra via del paese oltre ad un sacco rinvenuto sul cavalcavia per Vicoboneghisio. Non più di tre giorni fa uno di questi sacchi “illegittimi” è stato depositato addirittura accanto al Palazzo Municipale, quasi certamente come segno di protesta contro il sistema di raccolta differenziata a cui ancora molte persone non riescono ad adeguarsi.
Rosario Pisani
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