Cronaca

Sanità, consulta territoriale:
la riforma lombarda
è ancora lontana

Nella foto, gli ospedali di Cremona, Oglio Po e Crema

Si è riunita venerdì a Cremona la consulta territoriale della sanità. Organizzata dal consigliere regionale Carlo Malvezzi (Nuovo Centrodestra), che anche nella visita a Casalmaggiore si era impegnato di convocare l’assemblea, la Consulta ha riunito rappresentanti del panorama sanitario provinciale, oltre a sindaci ed istituzioni. A rappresentare il territorio casalasco, il vice sindaco di Casalmaggiore e Primario del Reaprto di Anestesia e Rianimazione presso l’Ospedale Oglio Po di Vicomoscano Luigi Borghesi. Presenti il presidente dell’ente Provincia di Cremona Massimiliano Salini, il direttore generale dell’Asl di Cremona Gilberto Compagnoni, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cremona Simona Mariani ed il direttore generale dell’Ospedale Maggiore di Crema Luigi Ablondi. Da Crema si è mosso anche il sindaco, Stefania Bonaldi. Alla riunione hanno partecipato le varie sigle sindacali e molti medici di base.

Il consigliere regionale Malvezzi ha illustrato le linee guida della riforma del sistema socio-sanitario lombardo, che impone una riorganizzazione della rete ospedaliera. In merito non sono stati fatti accenni sulle singole situazioni, compresa quella riguardante l’ospedale Oglio Po. Malvezzi ha spiegato come in Regione sia stato costituito un gruppo di studio che prenderà in esame la situazione: siamo quindi ben lontani da una quadro definitivo, anche perché questo gruppo di studio si riunirà a partire dal 2014 per i prossimi sei mesi e avrà la possibilità di proroga per altrettanto tempo. Insomma, sino a fine 2014 non si saprà con certezza circa accorpamenti, riduzioni e ridimensionamenti delle strutture ospedaliere lombarde preannunciati e temuti da varie parti politiche.

Luigi Borghesi è quindi intervenuto facendo presente al consigliere regionale Malvezzi l’esigenza del comprensorio Oglio Po di una riorganizzazione delle Asl. Essendo il nostro un territorio penalizzato dalla divisione tra Cremona e Mantova, per il vice sindaco di Casalmaggiore (e per tutte le amministrazioni casalasche da lui rappresentate venerdì) sarebbe auspicabile una unica Asl che comprenda l’intero comprensorio e che faccia riferimento all’ospedale Oglio Po. Lo stesso Borghesi ha poi chiesto che l’incontro potesse avere un’appendice maggiorina, per far sì che tutto il territorio casalasco possa avere conoscenza diretta degli ultimi passi mossi in tema di sanità da Regione Lombardia.

Simone Arrighi

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