“Piccioni”, ecco
il nuovo romanzo
del notaio Acquaroni
Nei secoli sono sempre state riconosciute l’autorevolezza, il prestigio e l’importanza dei notai, una casta professionale di assoluto livello. Ma che nei loro poteri ci fosse anche quello di far scrivere ai piccioni, dotandoli di calligrafia e proprietà di linguaggio, questo ancora nessuno lo aveva immaginato.
Eppure Mauro Acquaroni, giovane e valente notaio di Sabbioneta, Casalmaggiore e Piadena (rispettivamente paese di origine, residenza e sede dell’ufficio) ha realizzato questo piccolo miracolo, dandone una dimostrazione attraverso la sua ultima produzione letteraria. Un libro dove “Piccioni” non è solamente il titolo di copertina: questi pennuti infatti ritornano all’interno del romanzo, dialogando e scrivendo di proprio pugno (anzi di propria zampa) svariate paginette attraverso uno stile tipografico curioso e originale. A questo si aggiunge la tecnica del lipogramma, ovvero quel sistema di omissione di una determinata lettera o sillaba che nel libro in questione assume anche il ruolo di sottotitolo: “Un romanzo senz’acca”.
L’ultima creatura (letteraria, s’intende per non originare pensieri su un ulteriore ampliamento della già consistente sua prole) però non parla solo di piccioni anche se a “questi piccoli diavoli nascosti nel corpo di topi volanti” viene attribuita addirittura la distruzione della Torre Eiffel. Il volume parla di un clarinetto, di Alberto che lascia Cremona per Parigi per sfuggire ai conflitti con un padre autoritario e di Benoit in cerca di una verità tutta sua per trovare un rimedio al proprio dramma. Tutto il resto lo racconterà lo stesso notaio Acquaroni in un incontro di presentazione organizzato alle ore 17 di sabato 14 dicembre presso l’Istituto Santa Chiara di Casalmaggiore, dove sono tutti invitati.
Rosario Pisani
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