Caprioli e cinghiali
in riva al Po ammaliano
anche i cacciatori
Caprioli e cinghiali a spasso nell’hinterland di Casalmaggiore. Non dovranno più andare al cinema i bambini per ammirare questi insoliti (nelle zone di pianura) animali. Basterà appostarsi sull’argine tra Casalmaggiore e Martignana per vederli passare.
La sorprendente rivelazione arriva da un gruppo di cacciatori che, nonostante la cattiva fama di cui si circondano soprattutto tra gli animalisti, in questo caso sono rimasti affascinati e immobili pure loro. Il passaggio di queste specie, la cui naturale ambientazione solitamente è lontana dalle rive del Po e dai pioppeti casalasco viadanesi, rappresenta un caso rarissimo nella storia della fauna padana. Dei grossi cinghiali dal pelo nero a dire il vero sono state sinora notate solo le impronte. Ma trattandosi di gente esperta abituata a seguire le orme delle prede dalle valli alla pianura, non vi è da mettere in dubbio la tipologia di avvistamento raccontato, che prima o poi potrebbe materializzarsi nella sagoma dell’ungulato così diffuso sui rilievi appenninici, evidentemente trasferitosi ora, forse per ragioni di approvvigionamento, in riva all’Oglio e al Po.
Delle leggiadre forme di caprioli invece i testimoni oculari si sono riempiti le pupille con un piacere e una sensazione difficile da descrivere. Stando a quanto riferito, ogni giorno, dalle 16.30 in poi, puntuali come tanti scolaretti all’uscita dalla scuola, i caprioli saltellando armoniosamente e attraversano un ampio prato sotto l’argine, andandosi a nascondere nella golena tra Casalmaggiore e Martignana. Davvero uno spettacolo di armonia ed eleganza che lascia a bocca aperta chi ha la fortuna di assistere a questa inattesa apparizione. Un evento talmente insolito da emozionare anche i cacciatori testimoni, sino a togliere loro qualsiasi voglia di imbracciare un fucile: meglio lasciarsi coinvolgere da uno spettacolo talmente raro e sorprendente da suscitare persino tenerezza.
Rosario Pisani
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