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Psg-Pomponesco
chiude il giro-derby
Calcio, il programma

L’ultimo derby del girone d’andata completa le sfide in famiglia del comprensorio Oglio Po, in un turno che non prevede particolari big match, ma proprio per questo si preannuncia insidioso per i nostri team, in particolare per chi punta a vincere il campionato o a puntellare il piazzamento playoff.

Per una volta partiamo proprio dal derby, venendo meno al consueto ordine di categoria. A San Giovanni in Croce PsgPomponesco si ritrovano dopo l’antipasto di Coppa: all’epoca vinsero i blaugrana per 2-1, ma era un altro periodo, decisamente. In campionato i blues di Mantovani, pur fermati da due pari nelle ultime tre sfide, sono rimasti a soli 3 punti dalla capolista Leoncelli e mirano a recuperare in fretta terreno; l’undici di Maglia, invece, non sta benissimo, è terzultimo e ha un bisogno estremo di tornare alla vittoria. Due le partite interessanti da osservare facendo magari il tifo: da un lato il Pomponesco, privo di Tagliavini, Bernuzzi e Cimardi, spera che il Casteldario quarto in classifica infligga il primo ko alla Leoncelli, nello scontro diretto tra le uniche imbattute; dall’altro il Psg si augura una “x” in Sported-Gonzaga, per superare i mantovani, in caso di 3 punti, e agganciare i cremonesi. Parliamo di Prima G.

Salendo di categoria, in Promozione Emiliana la Casalese testa la nuova Biancazzurra, che ha cambiato allenatore dopo il terrificante 0-6 subito domenica scorsa: si sa che i tecnici non hanno la bacchetta magica e il team di Sorbolo tanto bene non deve stare, ma sicuramente tirerà fuori l’orgoglio, motivo per cui Agazzi dovrà chiedere ai suoi massima concentrazione. La Casalese del resto – come s’è visto a Cadelbosco – se perde motivazioni e si sente al sicuro, va incontro a un ko sicuro. In Coppa Casalese-Biancazzurra finì 2-2, ora servono i 3 punti per non sperperare, anzi per alimentare, il tesoretto sin qui messo insieme.

In Emilia, ma in Prima, il Viadana reduce dal primo successo in campionato va con più tranquillità a Gattatico: è una nuova chance ghiotta per infilare un altro hurrà, dato che gli avversari sono un punto dietro e certo non navigano nell’oro. Ritorna, dopo l’infortunio di domenica scorsa, Angelo Boni, comunque degnamente sostituito da Fabio Bramini, che ha fatto anche da portafortuna ai suoi.

Saltiamo in Seconda categoria, dove le cinque esponenti Oglio Po sono accomunate da sfide sulla carta abbordabili: non sembra tale San Matteo-Sermide, in realtà, se si considera che gli ospiti sino a domenica scorsa erano primi. Va però detto che il Sermide si è notevolmente ridimensionato nell’ultimo mese e sembra in crisi, mentre, di contro, il San Matteo, ritrovando il vero Zanca, si sta piano piano rilanciando. Tre punti obbligati per il Dosolo, che sin qui ha tenuto il passo (quasi) perfetto da media inglese, vincendo (quasi) sempre in casa e pareggiando (quasi) sempre fuori: in casa contro la Poggese, seconda peggior difesa del girone, c’è aria di goleada (al “Comunale” sono già arrivati due 5-1), ma guai a sottovalutare l’avversario, giovane e ben dotato atleticamente, anche se più portato a fare punti tra le mura amiche.

Detto del girone O, passiamo al J: il Rivarolo non può prescindere dal centrare nuovamente la vittoria dopo due pari e un ko nelle ultime tre domeniche. Deve vincere a Spinadesco (penultimo, una sola vittoria e ben otto ko, manco a dirlo peggior difesa) prima del trittico Robecco-Ostiano-Sesto, che dirà molto, se non tutto, sulle reali ambizioni di Stanga e dei suoi. La Martelli va invece a Caselle Landi in un match verità: una squadra con questo attacco (Storti e Destefani l’hanno messa 7 volte a testa nelle prime 9 giornate) non può dissipare tutto con i troppi gol incassati. In terra lodigiana è sfida tra pari classifica, necessaria per capire chi delle due potrà vivere le prossime domeniche con più serenità e senza il fuoco playout sulle natiche. Il Gussola è di scena a Sospiro, contro un team modesto, che però ha tirato fuori le unghie a Rivarolo, strappando il pari: il vero Gussola, tuttavia, può rifarsi dal ko con l’Olmese e ripartire verso traguardo che a inizio stagione era follia sperar.

Chiude la Terza, con una Cannetese un po’ depressa: i rossoblu di Pandolfo ospitano la capolista Rivalta. C’è da avere paura, o forse c’è solo da fare attenzione, in particolare ai primi 20′ del secondo tempo, spezzone di gara in cui la Cannetese ha incassato 11 gol dei 17 totali subiti. L’unica gioia è arrivata sin qui da Rodigo: meglio riprendersi, per non sorbirsi una stagione solitaria sul fondo della classifica.

Giovanni Gardani

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