Cronaca

Gussola, qualcuno
spara ai gatti: volontari
chiedono chiarezza

A Gussola in via Madonnina c’è chi si diverte a sparare con un flobert agli animali: ai gatti, per la precisione. Una situazione che va avanti ormai da un paio di mesi, che sembra essersi placata negli ultimi tempi, ma che è stata più che sufficiente (e ci mancherebbe) per fare scattare una denuncia.

“Contro ignoti” spiega una delle volontarie che curano le colonie di gatti randagi, protette peraltro dalla legge “perché ad oggi non abbiamo purtroppo certezze. Anche se qualche sospetto esiste, eccome”. La denuncia, per la precisione, è stata fatta direttamente dai veterinari che hanno curato alcuni degli esemplari nelle scorse settimane: una denuncia automatica dato che si tratta di un reato penale, sanzionato dalla legge 189 del 2004. Una delle gatte colpite è morta dopo una settimana proprio a causa della ferita riportata. Ma questa è solo la punta di un iceberg che ha iniziato a formarsi, purtroppo, a giugno.

“Noi volontari” spiegano “non abbiamo alcun tipo di aiuto economico: è una nostra scelta aiutare queste bestiole e paghiamo anche le spese dei veterinari. Così come è una nostra scelta fare indagini e fare in modo che il colpevole venga fuori. Un maltrattamento di questo genere, ammesso che vi siano maltrattamenti giustificabili, è pura cattiveria, niente altro”.

Sono intervenute, in passato, anche le Guardie Forestali, ma il vero aiuto potrebbe arrivare da chi sa e fa finta di nulla. Una situazione omertosa che sin qui copre il colpevole, probabilmente una persona sola che, stupidamente, si diverte a passare il tempo facendo male agli animali. Un aiuto alle indagini può arrivare dal fatto che, in genere, per maneggiare un flobert è necessario il porto d’armi: particolare che restringe di molto il campo. A patto, ovviamente, che sia davvero quella l’arma usata.

Giovanni Gardani

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