Festa socialista sul Po:
anche il comprensorio
ricorda Gabriele Cagliari
Nella foto, Gabriele Cagliari (Guastalla, 14 giugno 1926 – 20 luglio 1993)
I socialisti lombardo-emiliani, compresi una delegazione viadanese ed una casalasca, si ritroveranno a Guastalla nel fine settimana (4-6 ottobre) nello storico “Chalet Lido Po”per una tre giorni di incontri e dibattiti per valutare non solo le attuali potenzialità del partito” ma anche per un approfondimento – umano, politico, giudiziario – di un caso che, vent’anni or sono, ha scosso la coscienza di chi crede che l’amministrazione della giustizia debba procedere nel rigoroso rispetto della persona.
“Sì, ricorderemo Gabriele Cagliari a vent’anni dalla sua tragica scomparsa. Era un guastallese doc, un manager dell’industria chimica ed ex presidente dell’Eni. Lo ricorderemo insieme al figlio Stefano e ai tanti che l’hanno conosciuto e stimato. Nel corso dell’evento verrà letta la lettera che il compianto Gabriele ha inviato ai propri famigliari dal carcere di San Vittore, poco tempo prima della morte”.
Gianluca Soliani, avvocato, segretario della Federazione Provinciale P.S.I. di Reggio Emilia, anticipa una parte del programma della “Festa socialista sul Po”: “Apriremo con alcuni sindaci sul tema del rapporto tra servizi e tasse nel nostro territorio e concluderemo domenica mattina con un dibattito sui temi della giustizia oggetto dei quesiti referendari. Ma, certo, il ricordo dell’ing.Cagliari sarà un momento molto particolare”.
Gabriele Cagliari era nato a Guastalla il 14 giugno 1926. Si era laureato al Politecnico di Milano in ingegneria industriale, poi aveva infilato una carriera di grande impegno e successi (Montecatini, Anic, Liquigas, Eurotecnica). Nel 1983 è stato nominato membro della giunta esecutiva dell’Eni su designazione del PSI al quale era considerato politicamente vicino. Nel 1989 è diventato presidente dell’ENI. Quattro anni dopo la Procura di Roma lo volle interrogare per saperne di più sul suo ruolo nella valutazione di Enimont fatta dall’ENI al momento dell’acquisto. Arrestato il 9 marzo 1993 su richiesta della procura di Milano, agli inizi di “Mani Pulite” (1992-2012) – l’inchiesta che ha cambiato l’Italia – accusato di aver autorizzato il pagamento di tangenti per fare aggiudicare una commessa alla Nuova Pignone (società del gruppo ENI) nonché di altri reati compiuti durante la sua permanenza ai vertici dell’ente petrolifero, l’ing. Cagliari il 20 luglio 1993 fu trovato morto nelle docce del carcere di San Vittore dove aveva trascorso quattro mesi di carcerazione preventiva. Tre giorni dopo si sarebbe suicidato con un colpo alla tempia, nella sua abitazione di Milano, Raul Gardini, ex leader del gruppo Ferruzzi;Gardini lasciò un biglietto di sette parole, l’ultimo messaggio alla moglie, ai figli e alla suocera: “Idina, Eleonora, Iva, Maria Speranza, Isa. Grazie”.
Il suicidio dell’ing.Cagliari ha scatenato, fin da subito, un acceso dibattito sull’utilizzo dello strumento della custodia cautelare da parte della magistratura; tema, questo, che sarà ripreso allo” Chalet” di Guastalla sabato 5 ottobre (ore 18.00). Ha scritto Giuliano Zincone sul Corriere della Sera, due giorni dopo la tragedia umana : “Gabriele Cagliari non s’è ucciso in un momento di disperazione, non s’è ucciso per protestare contro chi non gli concedeva gli arresti domiciliari. Egli ha premeditato il suicidio, lo ha eseguito inesorabilmente, e nella lettera di addio, dolce e dura, che ha lasciato alla famiglia, ne ha spiegato il valore, con straziante lucidità. Quella di Cagliari è stata una testimonianza di ribellione politica contro una rivoluzione giudiziaria che (secondo lui) tratta gli imputati come cani…”.
Conclude il segretario Soliani:” Domenica 6 ottobre ci sarà un atteso dibattito sui temi della giustizia. Avremo relatori illustri:Mauro Del Bue direttore dell’Avanti, Stefano Bonacini (segretario del PD dell’Emilia-Romagna) , l’avvocato Giuseppe Pagliani (capogruppo Pdl nel Consiglio provinciale di Reggio) ed anche il segretario nazionale di Radicali Italiani, cioè Mario Staderini. Ci attendiamo una tre giorni di rilievo; sarà una preziosa opportunità per valutare le nostre potenzialità, arricchendole, nel contempo, attraverso un proficuo confronto”.
Enrico Pirondini
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