Cronaca

Polo Romani, ecco
il fotovoltaico
che guarda al futuro

Sul tetto del Polo Scolastico Romani di Casalmaggiore, ormai da giugno, sorgono 22 alberi adulti di faggio. No, non siamo ammattiti all’improvviso, ma il paragone, spiegato dall’ingegnere Rossano Ghizzoni, spiega la funzione e le capacità dell’impianto fotovoltaico posato dalla Provincia di Cremona, con il contributo del Gal Oglio Po.

Ghizzoni ha spiegato che il costo dell’investimento inizialmente previsto era di 160mila euro, di cui 52mila finanziati dal Gal. “Tuttavia il costo finale, grazie ad un cospicuo risparmio, è stato di 96mila euro, dunque lo stesso Gal dovrà ridefinire al ribasso il contributo. Riuscendo a rientrare nell’ultimo conto energia, possiamo sfruttare tariffe incentivanti. In un anno saranno smaltiti 15mila kg di anidride carbonica, perché saranno prodotti circa 22mila Kilowattora”. Lo stesso smaltimento garantito, appunto, da 22 faggi adulti.

Altri dati: il tetto sul quale il fotovoltaico è stato posto è di 820 metri quadrati, 290 dei quali coperti da 79 pannelli in silicio monocristallino, utilizzati per fare posto all’impianto. Tali pannelli producono 19.75 Kilowattora. “Ma il dato più importante” ha sottolineato Ghizzoni “è che abbiamo smaltito 8mila kg di eternit dal tetto”.

Sin qui i dati tecnici, prima le parole della politica. Dopo gli onori di casa della dirigente del Polo Antonella Maccagni, il presidente della Provincia Massimiliano Salini ha parlato di una “scelta doverosa, perché è giusto investire sull’energia e sull’edilizia scolastica. Tuttavia, non tutti gli enti l’hanno pensata come noi (ricordiamo che il Polo Romani è di proprietà della Provincia, ndr)”. Salini ha poi scherzato con i ragazzi, augurandosi che in futuro qualcuno degli studenti possa intraprendere la “sfida della dimensione pubblica, uscendo da quella privata. Il modo migliore di fare politica divertendosi è non circondarsi di politici. Io, comunque, da ragazzo mi facevo sempre eleggere nelle assemblee di istituto”.

Claudio Silla, sindaco di Casalmaggiore, ha evidenziato la crescita del Romani, che oggi consta di oltre 750 studenti, e paragonato il lavoro della Provincia a quello dell’amministrazione comunale per le scuole elementari: “Manca solo il tabellone del conteggio energetico, che però arriverà a breve, poi saremo pronti” ha spiegato il primo cittadino, che ha sottolineato il fatto che l’ingegner Daniele Mazzini, che ha curato l’impianto fotovoltaico della Marconi, è un professore proprio del Romani.

Giuseppe Torchio, presidente del Gal, che ha finanziato il progetto con contributo del 40% a fondo perduto, ha ricordato l’attenzione della Provincia di Cremona, anche nelle precedenti amministrazioni di Dolci, Rebecchi, Corada e, appunto, Torchio. “Rispondendo all’assessore Gianni Fava (che aveva posto il problema nel convegno del giorno prima sulla Zucca Dop, ndr) dico che i Gal non investono solo in agricoltura, ma spesso investono i fondi di sviluppo rurale nel risparmio energetico. Ringrazio Giovanni Leoni e Luciano Toscani, che fanno parte del nostro cda.  Purtroppo il Patto di Stabilità non sempre ci consente di operare come vorremmo e le poche risorse europee vengono così destinate a una funzione formativa o educativa, non solo produttiva”. Torchio ha poi rilanciato l’idea di un polo di servizi unico che possa unire le forze di Viadana e Casalmaggiore (“dai pompieri, all’ospedale, alla scuola” ha detto Torchio).

Filippo Bongiovanni, vicepresidente della Provincia di Cremona, ha ricordato un episodio del 2010: “Ci fu uno sciopero degli studenti contro la presenza di amianto sul tetto della palestra. Quel giorno mi confrontai con un vostro rappresentante, e in diretta telefonammo a Giuseppe Fontanella, all’epoca assessore alla partita (presente all’incontro, ndr). Abbiamo promesso di liberare la scuola dai banchi accatastati fuori e l’abbiamo fatto, abbiamo promesso di togliere l’amianto e l’abbiamo fatto, abbiamo promesso un cortile esterno e ci stiamo lavorando. Con la collaborazione di tutte le forze i problemi si risolvono”.

Chiusura con Giovanni Leoni, assessore all’Urbanistica della Provincia. “Parlo a voi di lavoro” ha detto rivolgendosi ai ragazzi delle classi quinte del Polo “e vi dico di vedere nella realizzazione del fotovoltaico e, più in generale, nel campo dell’energia, un’opportunità di impiego. Con il mercato dell’edilizia in crisi, il futuro è proprio nell’energia.

Giovanni Gardani

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