Nizzoli: “Nuovo circolo
del Pd divide,
subito il congresso”
Il Circolo Pd di Cogozzo-Cicognara? Un modo per rimarcare la contrapposizione esistente, e rimandare la scelta di un coordinatore unico. Questo in estrema sintesi il pensiero di Fabrizio Nizzoli, che chiede l’immediata convocazione del congresso comunale. Ma ecco il testo completo del suo comunicato.
Ancora una volta si deve rimarcare la mancata volontà da parte del Gruppo consigliare (Baracca esclusa) di arrivare ad una soluzione condivisa dopo un confronto politico-amministrativo idoneo ed adeguato a chiudere la diaspora che vede il Pd viadanese diviso e pertanto privo di una linea unitaria. Le argomentazione e le dichiarazioni apparse sulla stampa con le quali si giustificava la nascita del 2° circolo di Cogozzo/Cicognara e che vede coordinatore Mozzi, sono state completamente disattese. Anzi vanno nella direzione opposta e cioè hanno il preciso obiettivo, sempre più evidente, di rimarcare contrapposizioni per rimandare un confronto interno che porti alla elezione di un coordinatore unico di partito a livello comunale, che possa fare da referente per i rapporti con l’amministrazione e così come chiesto anche ieri da Ezio Zani, unica carica provinciale rimasta e come del resto avviene negli altri comuni dove esistono più circoli.
Il secondo circolo, che doveva essere funzionale a riaprire il dialogo, si è palesato invece negli opposti obiettivi di sottrarsi al dialogo e di giustificare l’attività del Capogruppo Zanazzi e degli altri consiglieri (Baracca esclusa) che espletano il loro mandato amministrativo autonomamente, in perenne conflitto con il Sindaco e la giunta, senza un preventivo confronto con gli iscritti e simpatizzanti del nostro partito. Sono altresì apparse prive di contenuto politico e strumentali le dichiarazioni rese alla stampa da Mozzi per giustificare la mancata partecipazione.
Anche il consigliere Oselini ha in questi giorni palesato il suo pensiero chiedendo ai dirigenti provinciali di annullare la riunione già convocata e manifestando in questo modo il suo concetto di democrazia partecipata.
Zani ha invece sottolineato ieri, con una mail, la libertà di riunirsi per dibattere le questioni più diverse. Ed a Viadana, volendo, ci sarebbero molte cose di cui dibattere.
Il presidente del consiglio Oselini coadiuvato dal capogruppo Zanazzi è il principale responsabile di questa situazione che mira lucidamente al mancato coinvolgimento fattivo del partito sulle questioni fondamentali della politica amministrativa locale.
Da più di un anno chiedo un congresso comunale con regole condivise e sotto la supervisione del provinciale. La stessa cosa era stata auspicata dalla commissione provinciale di garanzia che ha confermato la mia nomina a segretario.
Nel frattempo niente si è fatto e la delusione serpeggia sempre più forte nell’opinione pubblica.
Auspichiamo quindi che sin da subito gli organismi provinciali assumano responsabilmente l’iniziativa di organizzare un congresso comunale che ponga la parola fine ad una simile ed inaccettabile precarietà che sta umiliando l’immagine del PD Viadanese a partire dai suoi militanti.
A nome degli iscritti al circolo PD di Viadana
Fabrizio NIzzoli, Coordinatore
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