L’assessore Fava chiaro:
niente calamità
per i beni assicurabili
Nella foto, panoramica dei partecipanti alla riunione in Municipio a Viadana
“Non c’è trippa per gatti”. Si potrebbe sintetizzare così il risultato della convocazione in Municipio a Viadana sull’emergenza nubifragio. Una definizione che non vuole mancare di riguardo all’impegno di certi vertici istituzionali che ieri mattina alle 8 erano già in Municipio accolti dal sindaco Penazzi e dagli assessori Tipaldi e Saccani. Ma l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, assieme al presidente della Provincia mantovana Pastacci, è stato chiaro nell’anticipare che nessun bene assicurabile potrà mai essere inserito negli elenchi di danneggiamento e usufruire di benefici derivanti dal riconoscimento di calamità naturali. Quindi tutte le coltivazioni esulano da tale beneficio proprio perchè la loro tutela viene affidata esclusivamente alle polizze assicurative. Polizze che qualcuno possiede ma la maggioranza no perchè, pur godendo di sconti e incentivi, rappresentano costi elevatissimi che gli agricoltori, eccezion fatta per i pomodori, spesso non sottoscrivono, soprattutto in un periodo di crisi come questo.
Un altro problema viene rappresentato dalle regole che prevedono il riconoscimento dei danni solo se questi hanno colpito il 30 per cento della produzione lorda vendibile, e calcolando la vastità di campi che non sono stati nemmeno sfiorati dalla tempesta anche questa ipotesi non trova conforto.
Ad ogni modo Gianni Fava ha esortato tutti coloro che sono rimasti vittime di questo disastro ambientale a farsi avanti attraverso le proprie associazioni di categoria (presenti al completo a Viadana) e i Comuni (oltre a Penazzi c’era Baruffaldi sindaco di Pomponesco e Aroldi di Sabbioneta col l’assessore Sartori) per presentare nel tempo più breve possibile un elenco di danni subiti, perchè con l’unione si fa la forza e vi è la possibilità di ottenere una deroga alla legge da parte del ministro competente. Almeno per ciò che concerne capannoni,stalle ed attrezzature eventualmente danneggiate.
Al vertice di martedì mattina sono intervenute anche le organizzazioni sindacali per chiedere il rispetto della tutela dei lavoratori penalizzati dall’evento. Nel ribadire la necessità di unire le forze e coordinare le richieste segnalando con precisione i danni subiti Fava ha insistito sulla sua volontà di percorrere tutte le strade possibili “perchè – ha sottolineato – il problema alla fine non è solo del settore agricolo ma di tutti per le ripercussioni sociali su l’intero territorio locale”.
Rosario Pisani
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