E se Casa Zani
alla fine passasse
a Rivarolo Mantovano?
“Quando il professor Guido Sanfilippo lesse tempo fa della mia intenzione di donare questa casa a Casalmaggiore mi disse queste parole “E’ un gesto d’altri tempi”. Ecco io oggi aggiungo che il gesto è lo stesso ma ad essere cambiati sono i tempi”. Questo il commento emblematico che il grande maestro di musica Giacomo Zani si sente di esprimere sulla vicenda che suo malgrado lo vede protagonista.
Tutta Casalmaggiore è ormai a conoscenza del colpo di scena che venerdi scorso in consiglio comunale ha fatto saltare la donazione per opposizione del consigliere di minoranza Orlando Ferroni di Casalmaggiore per la Libertà. Il maestro non desidera concedere interviste sull’argomento dal momento che uscendo dall’aula quella sera ha già espresso tutta la sua delusione e amarezza. “Non conosco quel signore” si limita a dire “e nemmeno le sue idee politiche ma se ha preso questa posizione avrà avuto le sue ragioni così come io adesso ho le mie nel ritirare la donazione”.
Casa Zani che sorge in via Repubblica sulla ex statale asolana costituisce un immobile di raro prestigio. In stile liberty, immersa in un parco secolare, dispone di un numero infinito di sale e saloni con affreschi dello zio del grande pittore casalese Tino Aroldi. In tempo di guerra venne requisito dai tedeschi che vi installarono il loro comando territoriale. Mino Zani da tempo aveva manifestato l’intenzione di lasciare in dotazione questa residenza al Comune, anzi alla Comunità di Casalmaggiore (come precisa) affinchè la destinasse ad una Casa della Cultura, dove fossero esposti migliaia di spartiti, dischi, libri, recensioni ricevute in cinquant’anni di carriera, che ha visto il Maestro esibirsi nei teatri di mezzo mondo oltre a dirigere i Teatri di Palermo e Lucca.
Il consigliere Ferroni parte dal concetto che la cultura non deve essere una zavorra finanziaria per le casse comunali, considerando che già il teatro e Santa Chiara sono in profondo rosso. Il maestro Zani precisa soltanto di non aver mai voluto destinare la sua casa ad una specie di conservatorio, immaginando che il luogo possa invece diventare anche un centro culturale di ampio respiro per mostre, convegni e incontri. E certamente l’ambiente, la collocazione e lo stile della residenza ne farebbero un centro ricercato e ambito.
A tal proposito forti indiscrezioni lasciano intendere che la Fondazione Sanguanini di Rivarolo Mantovano abbia messo già gli occhi sull’immobile. Il maestro Zani potrà accettare tale proposta lasciando a bocca asciutta la sua Casalmaggiore? Al grande musicista questa scelta dispiacerebbe ma se gli eventi non cambieranno potrebbe diventare inevitabile. Anche perchè a Zani piace la comunità di Rivarolo Mantovano, patria di un altro grande musicista, Gorni Kramer: proprio la Fondazione Sanguanini ha infatti allestito le celebrazioni per il Centenario dalla nascita. Oltretutto il nonno di Mino Zani, Stefano Gargatelli fu sindaco proprio a Rivarolo subito dopo la Seconda Guerra. Tra i numerosissimi attestati, diplomi e cimeli raccolti nella grande casa, uno ritrae il nonno di Mino Zani, Vinicio, quando a 16 anni partecipò alla marcia su Roma. Chissà cosa potrebbe pensare, a tal proposito, Orlando Ferroni, politicamente schierato sicuramente più a destra che a sinistra…
Rosario Pisani
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