Col cane in braccio,
niente Eucarestia: è
accaduto alla Fontana
Si è recata presso il Santuario della Madonna della Fontana, a Casalmaggiore. Si è messa in coda per l’Eucarestia. Ha atteso il proprio turno ma al momento di ricevere l’ostia consacrata le è successo qualcosa d’inatteso. Il frate le ha negato l’Eucarestia, perché la donna, in braccio, teneva il suo cagnolino.
Un episodio che ha spiazzato i presenti, protagonista compresa, in un giorno feriale di questa settimana. Un fatto senza precedenti specifici, tanto da non richiamare a normative precise.
L’accesso di animali nei luoghi di culto non è infatti regolamentato, bensì è a discrezione del sacerdote. Nella fattispecie, alla donna è stata solo inibita l’Eucarestia, non l’ingresso nel santuario.
La stessa signora, col proprio cagnolino, aveva assistito alla messa nella cripta del santuario, per poi risalire al momento dell’Eucarestia, negatale dal frate.
Sull’accaduto si è espresso don Alberto Franzini, parroco di Casalmaggiore, che ammette la mancanza di una letteratura giuridica in materia ma che solidarizza col frate: “Io avrei avuto lo stesso comportamento”, spiega don Franzini.
Il parroco ritiene infatti inopportuno presentarsi all’Eucarestia con un cane in braccio, perché “Lì si va ad accogliere il Signore, e la cosa non riguarda gli animali”. Ben diverso il discorso se si tratta di cani che accompagnano persone non vedenti, “tollerabile per la funzione determinante dell’animale”.
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