Ospedale Oglio Po,
cure su misura
per ogni paziente
Un percorso di cure per intensità, modulato sulle esigenze di ogni singolo paziente: questa, in poche parole, l’iniziativa pensata per l’ospedale Oglio Po di Vicomoscano con la benedizione di Joint Commission. Una piccola grande rivoluzione che si basa sulla suddivisione dell’ospedale in sei macro-aree e sull’introduzione di due nuove figure in appoggio al primario di reparto.
Simona Mariani, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cremona, ha affiancato il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla presentando nei dettagli l’iniziativa, che presto sarà anche illustrata tramite brochure che i pazienti potranno sfogliare e studiare. L’ospedale sarà diviso in macro-aree quali Chirurgia, Medicina, Terapia Intensiva, Materna-Infantile, Servizi e Salute Mentale, ognuna delle quali ospiterà diversi settori. Qui opereranno specialisti sia del personale medico che infermieristico, che seguiranno il paziente in un percorso ad hoc, quasi “ad personam”, compatibilmente con le possibilità di turn over del personale, che però sarà integrato all’occorrenza, come ha spiegato la Mariani.
Ognuna delle aree di riorganizzazione dell’ospedale Oglio Po sarà divisa in due reparti differenti: uno per la cura intensiva, dunque per i malati più gravi e bisognosi di cure urgenti, e l’altro per cure meno urgenti ovvero per pazienti di media o bassa gravità. Le cure saranno, di conseguenza, modulate sempre sulle esigenze del paziente. Un esempio su tutti: esisterà una chirurgia per malati più gravi e una week surgery (chirurgia veloce), dove saranno ricoverati i malati in attesa di essere dimessi. La prima sarà aperta tutti i giorni, la week surgery invece resterà chiusa il venerdì, facendo però in modo di liberare il reparto. Questo consentirà da un lato di evitare sprechi economici, nel senso che ogni terapia sarà calibrata, come detto, senza spese eccessive e senza giorni di ricovero inutilmente assegnati; dall’altro permetterà al paziente di avere una figura di riferimento, un tutor, all’interno dell’ospedale, al quale rivolgersi per qualsiasi evenienza.
Questo nuovo percorso di organizzazione ospedaliera è iniziato ormai da settimane, con buoni risultati ma, dopo questa conferenza, la fase sperimentale si chiude e si entra nella piena applicazione del progetto. Altro particolare molto interessante riguarda la figura del bed manager, il direttore di letto, che sarà un infermiere specializzato pronto a redistribuire i posti letto, ripensati con maggiore flessibilità, anche tra una macro-area e l’altra. Lo stesso bed manager, che sarà formato sia a livello medico che a livello manageriale, dopo avere seguito specifici corsi, scandirà i ritmi del lavoro e gestirà i rapporti con l’utenza.
Nel reparto pronto soccorso, per esempio, saranno predisposti sei posti letto per osservazione breve con la presenza di due medici dalle 10 alle 17.30 (uno solo per la notte, come già in passato), mentre le stanze d’ospedale saranno organizzate per ospitare due letti (al massimo tre) e non più quattro, per garantire un maggiore comfort al paziente. Anche i bambini, dal Pronto Soccorso, saranno spostati subito in Pediatria, mediante un percorso pensato per alleviare la loro permanenza in ospedale, con giochi e personale accogliente.
Sarà migliorato anche il rapporto con il territorio, come ha evidenziato il direttore dell’Asl Gilberto Compagnoni, sostenuto in questo pensiero anche da Camillo Rossi, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera. Rosario Canino, direttore medico del presidio ospedaliero Oglio Po, ha poi accompagnato i presenti all’interno della nuova struttura, per mostrare la rivisitazione degli spazi dello stesso nosocomio, mentre la dottoressa Giuseppina Sartori ha specificato che per qualsiasi evenienza, in attesa di “digerire” questa rivoluzione, sarà disponibile come sempre il personale dell’Urp ospedaliero al numero 0375-281552.
Giovanni Gardani
© RIPRODUZIONE RISERVATA