Cronaca

Gussola, centrale a
biomasse: da oggi
può arrivare sentenza

La questione compie in questi giorni un anno: nel marzo 2012, infatti, l’amministrazione provinciale di Cremona autorizzò ufficialmente la costruzione della centrale a biomasse di Gussola, dando vita a proteste da parte della cittadinanza e ad un ricorso straordinario al capo dello Stato da parte di due cittadini, le cui abitazioni confinano con il terreno della centrale.

Ebbene, giovedì 21 sono scaduti i termini per presentare le memorie difensive in merito a quel ricorso, dunque da venerdì 22 ogni giorno è buono per arrivare a sentenza.

Come noto, la centrale di Gussola è sui generis rispetto alle altre che sorgono sul territorio cremonese: infatti la produzione di energia sarebbe alimentata non soltanto dal mais, come in genere accade, ma anche dalle deiezioni di due allevamenti avicoli.

Una situazione che, secondo Paolo Antonini, difensore dei due cittadini che hanno presentato il ricorso, impone una Via (Valutazione Impatto Ambientale) mai presentata né dalla Provincia di Cremona né dalla ditta costruttrice. I punti sono anche altri: la scarsa distanza dai caseggiati, la mancanza di una regolamentazione del traffico in uscita dalla centrale, l’utilizzo di struvite, considerata un rifiuto e, come tale, da assoggettare ad una precisa normativa.

Il comitato di Gussola contro la centrale ha raccolto, negli scorsi mesi, 250 firme, a conferma del fatto che il problema è molto sentito da tutta la cittadinanza, non solo dalle due famiglie ricorrenti.

L’altra anomalia riguardante questa situazione è il fatto che, nonostante la richiesta, associata al ricorso, di sospendere i lavori, la centrale è ormai stata costruita: le ruspe continuano infatti i lavori per rifinire l’opera e il rischio è che tutto sia inutile, specie se il ricorso sarà accolto. Va detto, comunque, che la richiesta di sospensiva non è stata accolta, dunque la ditta costruttrice non ha violato alcuna legge. Resta da capire se tutte queste operazioni avranno avuto un senso o se saranno state tempo perso: per sciogliere il dilemma occorrerà aspettare il pronunciamento di accoglimento o rigetto del ricorso stesso. E, ripetiamolo, da venerdì 22 ogni giorno può essere quello buono.

Giovanni Gardani

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