Gianni Fava, Camera
o Regione? “Accetto
la scelta della Lega”
Camera o Regione? Per Gianni Fava il dilemma è lanciato, ma l’onorevole della Lega Nord di Pomponesco, unico del territorio casalasco-viadanese assieme a Luciano Pizzetti (Pd) a essere eletto a Roma, non si fa troppi problemi. L’ultima ipotesi, lanciata sulle pagine di Repubblica, è quella che vorrebbe Fava come nuovo assessore all’Agricoltura della nuovo giunta regionale presieduta da Roberto Maroni.
Per ora le indiscrezioni: Maroni non ha mai negato un forte feeling con Fava, che stima per il lavoro svolto in questi sette anni da deputato. Dopo di che le decisioni sono lungi dall’essere prese, come lo stesso onorevole evidenzia: “Quella dell’assessorato all’Agricoltura è una prospettiva che risale a qualche mese fa. Se ne era parlato, ma ufficialmente nessuno mi ha ancora chiesto nulla dopo l’elezione del nuovo governatore della Lombardia. Personalmente, come ho sempre fatto da più di 20 anni, accetterò la scelta della Lega”.
Chiaramente Fava non può essere al contempo assessore regionale e deputato: dunque l’eventuale nomina nella giunta lombarda lo costringerebbe a dimettersi dalla Camera. Che fare? “Diciamo che sono due belle tentazioni. Da un lato diventare assessore all’agricoltura della principale regione agricola italiana è stuzzicante. E ancora più stimolante è farlo da uomo della Bassa, ossia del territorio più produttivo del Nord Italia: questo mi inorgoglisce, sarebbe un punto di arrivo”.
Però alla Camera… “Beh, alla Camera” spiega Fava “sarei uno dei più anziani del mio gruppo ed essendo al terzo mandato parlamentare potrei ricoprire un ruolo di prestigio: dovranno essere nominati i vicepresidenti delle Camere, i presidenti delle varie commissioni e i questori e vice-questori. Per di più ho già chiarito che la Lega Nord sarà, comunque vada, all’opposizione: e dato che all’opposizione pare saremo in pochi, dopo le prove di inciucio di questi giorni, magari qualche chance in ruoli importanti si aprirà anche per il sottoscritto. In fin dei conti i regolamenti prevedono posizioni di prestigio anche per chi non fa parte della maggioranza”.
Da un lato una strada conosciuta, dall’altro la novità. “In Parlamento mi sono sempre occupato di imprese e di agroalimentare, potrei completare il lavoro svolto in questi sette anni in un ambiente che ormai conosco bene. E lo farei volentieri anche all’opposizione, sia chiaro. Tuttavia le stesse competenze potrei garantirle in Regione, riallacciandomi in questo modo al territorio in maniera più forte e capillare. Per concludere, vado oltre i miei interesse personali e scelgo di ricoprire il ruolo che in questo momento può essere più utile alla Lega Nord e a Maroni, a quel che rappresentano in Italia e in Regione”.
Quindici giorni per saperne di più a livello di ufficialità? “Di più. Il 15-16 marzo dovremo votare i nuovi presidenti di Camera e Senato e dovremo sapere, forse, se avremo o no un governo. Poi passerà almeno un’altra settimana: a quel punto saprò cosa fare da grande”.
Giovanni Gardani
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