Mastrocola, ex rugbista a Viadana,
ricorda il Papa degli sportivi
Oggi fa il giornalista sportivo, affamato di Rugby e non solo. E con la palla ovale ha chiuso la sua carriera a Viadana, Norberto Mastrocola. L’accento tradisce le origini argentine, lui che è di Buenos Aires proprio come Papa Francesco. Lui che emotivamente è rimasto così scosso dalla morte del Pontefice.
“Credo che, nel dolore, gli vada riconosciuto di essersene andato in modo sublime – spiega Mastrocola – restando in mezzo alla gente fino all’ultimo giorno. Io sono di Buenos Aires come lui e sono contento che il San Lorenzo, il club per il quale lui ha tifato, peraltro fondato da un sacerdote, abbia deciso di dedicargli lo stadio”.
Il Papa degli ultimi. Il Papa, anche, degli sportivi. “Ricordo ancora quando ricevette le Nazionali di rugby di Argentina e Italia prima di un test match. Ma ricordo anche il suo grande amore per diversi sport, senza fare distinzioni: aveva parlato e scherzato con gli atleti che vanno alle Olimpiadi e aveva sempre visto nello sport dei valori. Del rugby diceva che era come scalare una collina: non conta se cado, ma se hai la forza di rialzarti”.
G.G.