Salute

Innovazione e creatività alla
casa di riposo di Pomponesco

Già da tempo la Fondazione Mazzucchini di Pomponesco aveva “messo gli occhi” sul sistema di proiezione di immagini dinamiche studiato per stimolare naturalmente l’attenzione, il coinvolgimento sensoriale, il movimento e l’apprendimento. Si tratta di “Omi Vista”, distribuito da Caremed.

Quest’anno, grazie alla partecipazione al bando Ciao! della Fondazione Amplifon volto a sostenere l’innovazione e l’inclusione della cura dell’anziano, la casa di riposo è riuscita a reperire una parte dei fondi necessari all’acquisto del dispositivo.

Lo strumento è dotato di più di 300 attività e, nella versione acquistata dalla Fondazione, consente la personalizzazione dei contenuti caricando immagini e musiche per creare attività ad hoc. L’apparecchio include quiz interattivi che incoraggiano la discussione e stimolano la memoria ed i ricordi; scene e suoni della natura, effetti d’acqua ed altri abbinati all’uso terapeutico del colore; giochi di società con diversi livelli di difficoltà che incentivano la mobilità, lo sforzo e la concentrazione; temi nostalgici e musiche che avviano la conversazione e stimolano la reminiscenza.

L’interazione che viene a crearsi tra il soggetto e le immagini stimola l’attenzione, il coinvolgimento sensoriale, il movimento e l’apprendimento. In un secondo momento l’idea è di coinvolgere nel progetto altre realtà locali che collaborano con la casa di riposo, come i ragazzi disabili del centro socio-educativo di Casa Cantoni e i bambini della scuola primaria “A. Cantoni”.

Recenti studi dimostrano che il costante coinvolgimento degli ospiti in attività che stimolano il movimento, la comunicazione e l’impegno mentale, è positivo per il miglioramento della qualità della vita, uno scopo che la Fondazione Mazzucchini si dichiara impegna a perseguire, insieme a quello di mantenere e se possibile  migliorare le capacità cognitive residue.

“Giocare insieme, chiacchierare, scambiarsi ricordi e condividere racconti di vita è il modo migliore per trascorrere al meglio la vita nella nostra piccola comunità , che è anche una Grande Famiglia unita. Una famiglia allargata, dove spesso anche i parenti partecipano e si divertono insieme ai loro cari e non mancano di far arrivare agli operatori e a tutta la struttura la loro ammirazione e riconoscenza”, dichiara la Fondazione.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...