Si è spento Papa Francesco: quando
a Bozzolo onorò don Mazzolari
Si è spento alle 7.35 di lunedì 21 aprile Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, il Pontefice venuto dalla “fine del mondo”, come lui stesso si era definito dopo la sua elezione al soglio di Pietro. Conquistò tutti con il suo “Buonasera” rivolto alla folla di fedeli che lo salutava nel suo primo discorso davanti a San Pietro.
Papa della teologia del popolo sarà ricordato come uno dei più grandi comunicatori della storia. Rimarrà scolpita nella memoria l’immagine di Bergoglio durante il Covid che attraversa una piazza San Pietro deserta sotto alla pioggia. Durante il suo pontificato ha compiuto 47 viaggi in 66 nazioni.
E’ stato il Papa più legato al comprensorio Oglio Po, per la sua decisione di visitare la tomba di don Primo Mazzolari a Bozzolo, nella chiesa di San Pietro. Una mattinata storica, che il Vescovo di Cremona Antonio Napolioni aveva annunciato al termine della messa domenica il 23 aprile 2017.
Erano le 9 del 20 giugno 2017 quando Papa Francesco atterrò a Bozzolo, per una giornata di preghiera dedicata appunto alla “tromba dello Spirito Santo in Val Padana”. Un momento che resterà nel cuore di tutti i cremonesi e i mantovani accorsi per poter vedere e pregare con il Santo Padre. Era stato accolto dal vescovo Napolioni e dalle autorità ed era passato a stringere le mani alla gente, fermandosi a fare foto con grandi e piccini. Poi l’ingresso in Chiesa per l’incontro con le autorità e per la preghiera, silenziosa, sulla tomba di Don Primo.
Dopo la preghiera, il Pontefice aveva preso la parola. “Buongiorno – aveva detto il Papa – mi hanno consigliato di accorciare il discorso ma non ci sono riuscito. Non voglio lasciare indietro nulla.” Tre le parole a cui si era ispirato Francesco nella terra di Don Primo: “Fiume, cascina e pianura”. “Il fiume – spiegò – è simbolo di predicazione, ed è legato anche a me. Il sacerdote è un ripetitore, ma non deve farlo senza anima, o passivo”.
Ad ascoltarlo in Chiesa c’erano i parenti di Don Primo Mazzolari, sul sagrato, insieme ai fedeli, i sindaci del territorio. E ancora: “La strada del lasciar fare è di chi sta alla finestra senza sporcarsi le mani. Attivismo separatista è un altro atteggiamento sbagliato. Il terzo errore è il soprannaturalismo disumanizzante. Per fare molto, bisogna molto amare – aveva detto citando Don Primo Mazzolari. Scatenando l’applauso della piazza. Un giorno storico, per tutto il territorio. Una mattina di emozioni indimenticabili.
Lo scorso dicembre mons. Antonio Napolioni aveva ricevuto anche uno scritto di Francesco, che ringraziava per “la copia della bella ed originale lettera “S. Omobono scrive al Papa”, al centro dell’omelia del Vescovo in occasione della festa del Patrono. E poi ancora ricordiamo l’emozionante incontro con Bergoglio dei ragazzi di Thisability e quello con una delegazione di Fondazione Sospiro in occasione della “Giornata Mondiale dell’Autismo”.
In occasione della “Giornata nazionale del risparmio energetico”, una delegazione di studenti, docenti, sostenitori e finanziatori del primo corso di Management per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili (Cer), promosso dall’Università Cattolica del S. Cuore, ha partecipato lo scorso 12 febbraio all’udienza di Papa Francesco, scegliendo simbolicamente di consegnare al Santo Padre un Attestato di Manager di Cer. Ultimo contatto terreno tra Papa Francesco e la nostra comunità.
redazione@oglioponews.it (foto Osti)