Studio veterinario chiuso dai Nas
Spuntano cartelli di solidarietà

Sono comparsi in alcuni punti di Casalmaggiore non lontano dallo studio veterinario che è stato chiuso per alcuni giorni dai Nas a causa di alcune irregolarità (o meglio, da un’ordinanza del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni a seguito dell’ispezione dei Nas) cartelli di solidarietà per il professionista colpito dal provvedimento.
“Solidarietà per un veterinario esemplare. Siamo con te!” si legge nei vari cartelli fotocopiati e affissi non lontano dal suo studio e anche dall’abitazione. Un messaggio che prima ha fatto il giro del web e dei social e poi è divenuto “supporto fisico”, appunto, iniziando a comparire nel pomeriggio di venerdì.
Quanto avvenuto è noto alle cronache: nella giornata di mercoledì il sindaco Bongiovanni ha emesso un’ordinanza di chiusura dopo le segnalazioni giunte dai Nas, che hanno parlato di “farmaci scaduti accatastati insieme a quelli ancora validi. E inoltre della presenza di farmaci destinati all’uso umano, privi della necessaria documentazione, alcuni dei quali erano già utilizzati. Le irregolarità non si sono limitate ai medicinali: sono stati anche rinvenuti tessuti animali asportati, lasciati incustoditi accanto ad alimenti destinati al personale”.
In estrema sintesi, stando alla relazione dei Nas, “scarsa igiene e gestione errata dei farmaci”. Buona parte della popolazione, va detto, si è schierata con il professionista, che ha tempo sessanta giorni per presentare ricorso e che potrà nel frattempo riaprire lo studio non appena avrà sanato quello che secondo i Nas non è a norma.
“Sicuramente è stata la segnalazione di qualcuno invidioso del lavoro di questo professionista – è uno dei pensieri raccolti in zona –. I Nas non si muovono con al seguito il servizio farmaceutico di ATS e il Distretto Veterinario se non dietro una segnalazione. Parliamo di un ottimo veterinario, che lavora da decenni ormai, e che è anche il migliore dal punto di vista chirurgico. Forse è un po’ disordinato, è vero, ma a lui interessa salvare gli animali e non mettere in ordine schede o fatturare”.
G.G. (foto Alessandro Osti)