Rapinava perché ludopatica:
chiesta perizia psichiatrica
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Si aggiorna al prossimo 15 maggio il processo per la donna di 75 anni residente a Gussola accusata di avere messo a segno tre rapine con la tecnica dell’acido nella zona di Gussola e Casalmaggiore, tutte e distanza di un giorno l’una dall’altra.
Era attesa per oggi la sentenza, ma l’avvocato della donna, Mimma Aiello, ha chiesto la perizia psichiatrica che aggiorna così la fase processuale al prossimo 15 maggio, quando alle ore 9 non dovrebbero emergere particolari novità se non il nome del CTU che dovrà effettuare la perizia. A quel punto dovrebbero trascorrere 30 giorni per avere una nuova udienza, quella definitiva, dato che l’avvocato Aiello ha chiesto il rito abbreviato condizionato proprio alla perizia psichiatrica, che dà diritto all’eventuale sconto della pena.
La convinzione – ha spiegato l’avvocato Aiello – è che oltre alla ludopatia acclarata ci siano anche problematiche di tipo psichiatrico, che hanno dunque spinto a questa scelta. Ricordiamo che la 75enne aveva iniziato a fare parlare di sé quando si era fatta consegnare 1500 euro da una banca di Gussola, dopo avere minacciato i dipendenti con una bottiglietta che, a suo dire, conteneva dell’acido. Era il 10 marzo scorso, un mese fa.
La donna era stata rintracciata dai Carabinieri, ma dopo due giorni aveva messo a segno la stessa rapina, con un bottino in questo caso più misero (circa 400 euro), da una estetista di Vicobellignano, frazione di Casalmaggiore. E ancora, nella stessa giornata, la rapina tentata a un bar del centro di Casalmaggiore.
La 75enne era stata fermata dai carabinieri, spiegando di avere speso tutti i soldi alle slot machines, perché affetta da grave ludopatia. Ora la perizia psichiatrica potrà fornire, a partire dal prossimo 15 maggio, nuovi elementi prima di arrivare alla sentenza col rito abbreviato.
G.G.