In ogni battito del rock di Savazzi
la forza di M.I.A.
Comunale sold out per il concerto di Stefano Savazzi, sul palco del teatro di Casalmaggiore domenica 6 aprile, per presentare il suo album di inediti In ogni battito: dieci canzoni composte nel 2020 durante il lockdown e registrate al Sonic Temple Studio di Parma. “In un momento di particolare creatività, quando il tempo – ricorda l’autore – sembrava si fosse fermato”. Tre i brani, disponibili su tutte le piattaforme digitali, estratti dal disco: Non mi conosco più, La mia Irlanda e A Leon. Accanto alle nuove composizioni del frontman degli Acrimonia, anche pezzi tratti dal repertorio di Savazzi riarrangiati per l’occasione, a completare una scaletta eterogenea che, fin dalle prime battute, ha catturato l’attenzione del pubblico.
A testimonianza del feedback positivo della platea, le parole di Giovanna Anversa – co-fondatrice del blog Officina Coolturale con Stefano Superchi (autore di un’interessante intervista al musicista di Casalmaggiore): “È stato un momento molto bello, fantastica la produzione di Stefano Il Corsaro e fantastici i musicisti. Arrangiamenti pazzeschi e una esecuzione pulita, calda, avvolgente. Un rock per nulla melanconico, anzi, direi armonioso, ricco di virtuosismi e feeling, un rock un po’ meno duro del solito ma forte come una freccia che, dall’arco, arriva dritta al cuore e lo trafigge”.
A riprova della bontà dell’esibizione – patrocinata dal Comune di Casalmaggiore – il perfetto interplay tra Savazzi e gli altri musicisti sul palco: Giovanni Tumino alla batteria, Dario Cavalli al basso, Calogero “Kalo” Siracusa alla chitarra, Alevtina Matveeva al violoncello e Stefano Goi alle tastiere. Tornando a In ogni battito, per registrare il suo ultimo disco Savazzi si è avvalso del contributo di importanti nomi del panorama musicale italiano, tra cui Andrea Innesto, storico sassofonista di Vasco Rossi, e Anchise Bolchi, tra i più noti violinisti country a livello internazionale.
L’esibizione al Comunale si è aperta con un intervento delle volontarie dell’associazione M.I.A. (Movimento Incontro Ascolto): un’occasione per sottolineare il grande lavoro di questa realtà (il ricavato del concerto contribuirà appunto al sostegno dei percorsi di autonomia delle donne accolte dal centro antiviolenza M.I.A.) e per ricordare la presidente Annise Grandi, figura fondamentale per l’associazione, omaggiata da Paola Mantovani, tra le volontarie intervenute.
Da parte della presidente Clara Zaffanella, un ringraziamento agli sponsor e a Liliana della libreria Il Seme per aver gestito le prevendite dei biglietti. Infine, le esponenti dell’associazione hanno ringraziato Stefano Savazzi, che si è esibito a titolo gratuito devolvendo a MIA l’intero ricavato del concerto. A rompere gli indugi, Felicia, brano dedicato alla mamma di Peppino Impastato. Ogni episodio inserito in scaletta è stato presentato dall’autore, rendendo l’esibizione ancora più coinvolgente.
Special guest della serata, in tre brani, Leon, il figlio quattordicenne di Stefano: oltre ad aver accompagnato la band con la chitarra acustica, ha suonato anche la lap steel. Tra i bis: Train, episodio conclusivo dell’ultimo album di Savazzi, e Angelo del silenzio, uno dei pezzi più datati. Oltre ad aver ringraziato il pubblico, i promotori del concerto, i musicisti coinvolti e le volontarie di MIA, Savazzi ha espresso “un ringraziamento nei confronti dei fotografi del Fotocine Omar Previdi e Vincenzo Raeli, di Mathias Mocci per le riprese video e a Zero DB per audio e luci”.
Lorenzo Costa