Cultura

Fondazione Sanguanini: proseguono
gli incontri "Venerdì d'Autore"

Prosegue la rassegna Venerdì d’Autore, promossa da Gilgamesh Edizioni in collaborazione con la Fondazione Sanguanini. Venerdì 11 aprile alle ore 21, la Fondazione di Rivarolo Mantovano ospiterà lo scrittore Enzo Riccò con il libro: Il dodicesimo padre – Undici storie di paternità e un epilogo.

Riccò affronta con lucidità la questione della funzione paterna. A dialogare con l’autore sarà il prof. Claudio Fraccari, in un confronto che si preannuncia denso di spunti non solo letterari ma anche pedagogici e psicologici. L’ingresso è libero.

La locandina dell’incontro

Il volume raccoglie undici racconti e un epilogo che danno voce a padri molto diversi tra loro: un uomo con un figlio disabile, un ex detenuto, un insegnante che fatica a riconoscersi nella propria autorità, un sacerdote in cerca di una paternità spirituale autentica, un uomo gravemente malato, uno assente eppure desiderato, uno che vorrebbe essere padre ma non riesce, uno che ha toccato il fondo della depressione e uno che si confronta con il bilancio di una vita.

Padri biologici, adottivi, affidatari, spirituali, “affiancatori” che incarnano la paternità come funzione educativa, sempre più complessa e fragile. Tra incertezze e contraddizioni, a emergere è un filo di speranza tenace, che si fa voce e testimonianza.

Enzo Riccò, autore del volume, porta con sé un bagaglio di grande spessore umano e professionale. Docente di religione dal 1983, ha insegnato per trent’anni presso il Liceo Scientifico Statale Belfiore di Mantova. Fra il 1990 e il 1996 ha collaborato con la rivista Scuola e Didattica dell’Editrice La Scuola, pubblicando articoli mensili sull’insegnamento della religione. È stato coautore del volume Religione Cattolica (La Scuola, 1997) e ha pubblicato i libri Ho avuto paura (2019) e Testimoni senza voce (2023) per Àncora. È anche consulente grafologo, con specializzazione nello studio della personalità e nella consulenza relazionale, ambito in cui ha approfondito in particolare i segni grafologici legati all’assenza paterna.

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