Distretto Oglio Po, rinnovo
triennale. "Ora si cambi passo"
Implementare, fare rete, migliorare i servizi: le parole d’ordine sono sempre quelle. E adesso, per dirla con Luigi Borghesi, consigliere di Casalmaggiore la Tua Città che ha letto l’interrogazione in consiglio comunale giovedì sera, bisognerà monitorare affinché alle parole seguano i fatti. Il Distretto dell’Oglio Po a livello socio sanitario è partito in sordina ma ora ci sono tre anni per migliorarlo, perché il progetto andrà avanti con la proroga fino al 2027.
Lo ha confermato il sindaco Filippo Bongiovanni, proprio rispondendo a Borghesi e spiegano come la dottoressa Elena Mariani che guida il distretto abbia incontrato i sindaci per fare il punto della situazione col coinvolgimento ovviamente anche di Anna Gerola per l’ASST di Mantova ed Ezio Belleri per l’ASST di Cremona.
“La collaborazione dovrà essere ancora più proficua, favorendo continuità, sviluppo e omogeneità della cura e migliorando l’accessibilità ai servizi – ha detto Bongiovanni -. Ci sono degli indirizzi di riferimento che vengono dati dalla Regione e poi vengono declinati dalle ASST con il piano di sviluppo nella parte sanitaria e dai piani di zona con Concass e Azienda Consortile per la parte sociale. Queste due realtà devono dialogare e convergere all’interno di un perimetro ampio”.
Sono stati ricordati alcuni macro obiettivi: valutazione multidimensionale integrata, continuità assistenziale, cure domiciliari, cure primarie, presa in carico, prevenzione e promozione salute. E’ stato rimarcato come gli Ospedali di Comunità, per essere davvero tali, debbano accogliere tutti i pazienti del distretto e non, come avvenuto, guardando ai confini provinciali e dunque privilegiando i residenti mantovani piuttosto che i casalaschi. Bongiovanni ha altresì spiegato che il processo di contrattazione del budget non è ancora concluso ma questa situazione è abbastanza comune alle altre ASST.
L’altra novità riguarda la volontà da parte del direttore Mariani di convocare ogni quattro mesi incontri periodici per dare contribuiti e monitorare la situazione: il prossimo, il 9 aprile, parlerà delle Centrali Operative Territoriali di Casalmaggiore e Viadana e del Punto Unico di Accesso. Borghesi ha ringraziato dell’aggiornamento, spiegando che la Casa di Comunità di Casalmaggiore ha visto progressi sull’ambulatorio infermieristico, “che dev’essere l’esempio su come operare contrariamente a quanto avviene per i laboratori di geriatria e terapia del dolore, aperti soltanto una volta a settimana o una volta ogni quindici giorni”.
G.G.