Cronaca

Motta in soccorso sul "suo" corvo:
ma servono fondi e tagli non aiutano

C’è un corvo da sistemare. Non un corvo qualsiasi, ma il simbolo di Motta Baluffi, o meglio della frazione di Solarolo Monasterolo. Una vecchia cascina sull’argine, la cascina Maggi-Stanga, e il volatile nero che troneggia sopra il portale. Ecco, l’amministrazione Premoli, a Motta Baluffi, riconoscendo il valore storico di quel simbolo, e pure architettonico della struttura che vi sta attorno, mette in conto di poter ristrutturare e mettere in sicurezza quella zona.

Non è un intervento urgente come quello che si proverà a portare a termine rimettendo in sesto il tetto del municipio, ma è comunque uno dei desiderata dell’amministrazione, alle prese però – come tutti i comuni, in particolare quelli piccoli, e Motta è uno dei più piccoli della provincia – con i tagli dei fondi statali. Da 83mila euro a 54mila, ai 12mila che arriveranno nel 2025: una sorta di elemosina che non basta nemmeno per stilare una progettualità.

“Il valore storico di quel portale e di quella cascina – spiega Premoli – è sotto gli occhi di tutti e infatti anche la Sovrintendenza conosce molto bene la questione. Non possiamo ignorare il simbolo del nostro paese e della nostra frazione di Solarolo Monasterolo, che vive grazie al lavoro della Pro Loco che non a caso si chiama “I Corvi”, richiamando proprio questa architettura. Non si tratta soltanto di un intervento di tipo estetico, ma di preservare la nostra storia, anche perché in quella zona ci sono stanze di grande valore, che rispettano ancora le caratteristiche del periodo settecentesco in cui sono state costruite, con volte a pietra vista”.

Il problema dei finanziamenti e del reperimento di fondi, per Motta Baluffi, è acuito anche dalla necessità di fare fronte al pagamento della rete gas, dopo che il comune casalasco, assieme a molti altri, ha trovato un accordo per rateizzare con 2I Rete Gas: un salasso di centinaia di migliaia di euro che, per quanto appunto a rate, andrà comunque saldato.

G.G. (video Alessandro Osti)

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