Cronaca
Dietro le rapine con l'acido una storia
di ludopatia: donna ai domiciliari

Emerge un quadro di solitudine e di ludopatia attorno alle donna di 75 anni, residente a Gussola, che negli ultimi tre giorni si è resa protagonista di tre rapine con la minaccia di lanciare acido sul volto delle persone che si trovava davanti.
Tre episodi, appunto, e non soltanto due: lunedì in una banca di Gussola, mercoledì mattina presso un centro estetico di Vicobellignano e sempre lunedì, poco più tardi, in un bar di Casalmaggiore. Difesa dall’avvocato Mimma Aiello di Crema, la donna è stata posta agli arresti domiciliari, su richiesta del pm onorario poi confermata dal giudice nel processo per direttissima che si è svolto giovedì in tarda mattinata.
Nell’occasione la donna era difesa dall’avvocato Paolo Zilioli. Il prossimo 10 aprile la questione tornerà ad essere discussa in Tribunale, ma è chiaro che la decisione degli arresti domiciliari serve anzitutto per evitare che la 75enne continui a sperperare le proprie sostanze alle slot machines, cosa che ha fatto al termine delle tre rapine messe a segno.
La donna, che vive con un sussidio settimanale di 150 euro, dopo essere stata seguita dalle figlie, negli ultimi tempi vive da sola con un assistente di sostegno. La sua ludopatia però l’avrebbe spinta a questi gesti spregiudicati per avere altri soldi da spendere. O forse, come qualcuno sostiene, per avere una via d’uscita che, per quanto possa sembrare assurdo pensarlo, in alcuni momenti estremi è rappresentata anche dagli arresti domiciliari.
G.G.
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