Terre Pievi e Castelli a un bivio:
scioglimento o addirittura fusione?
L’Unione Terre di Pievi e Castelli ha i giorni contati? Possibile, forse probabile e di certo adesso c’è un documento, una mozione, che entro una decina di giorni dovrà essere discussa e che proporrà due vie: o passare alla fusione tra i comuni di Torre de’ Picenardi, Isola Dovarese e Pessina Cremonese oppure sciogliere l’Unione? Tertium non datur, non c’è una terza via.
Ma attenzione, l’unico voto definitivo del consiglio potrebbe essere quello dello scioglimento, perché se passasse invece la strada della fusione, ecco che si darebbe voce ai cittadini con il referendum che potrebbe bloccare l’iter o portarlo a compimento.
Andiamo con ordine però: nel consiglio di venerdì sera, tenutosi a Torre che ha la presidenza dell’Unione in questa fase, anzitutto è passato il bilancio di previsione con 10 voti a favore e i 2 contrari del sindaco di Isola Gansi, che ha contestato la mancata ripartizione degli introiti dei velox di Torre e Pessina, e del consigliere di minoranza per Torre Caporali Guindani. Era l’ultimo giorno utile per approvare il bilancio e qui l’Unione si è salvata in extremis.
Già, ma a quale prezzo e con quale accordo? Da un lato la proposta di Marcello Volpi, presidente dell’Unione e sindaco di Torre, è stata quella di portare fuori la funzione della scuola dall’Unione, curiosamente la stessa funzione che nel 2014 fece nascere l’Unione, all’epoca tra Torre e Cà d’Andrea. Dall’altro la mozione del consigliere Triachini, che non si è però potuta votare subito ma entro dieci giorni, come ha precisato la segretaria rifacendosi al regolamento.
E la mozione indica appunto il bivio: addio Unione oppure addirittura via all’iter per la fusione. Una mossa a sorpresa, quella della mozione, che non è piaciuta ad esempio a Caporali Guindani, il quale ha parlato di “mancata assunzione di responsabilità da parte del sindaco Volpi per una decisione forte”.
A tal proposito Caporali Guindani ha anche presentato una interrogazione per chiedere conto di quasi 160mila euro di contributo regionale per la riqualificazione della scuola primaria: entro fine marzo – è stato risposto – l’Ufficio Tecnico dovrebbe finire la rendicontazione e poi arriverà il contributo.
Giovanni Gardani