Terre di Pievi e Castelli, consiglio
sospeso: Unione a rischio?
L’Unione Terre dei Pievi e di Castelli tra Torre de’ Picenardi, Isola Dovarese e Pessina Cremonese scricchiola. E forse il verbo è persino riduttivo e prudenziale. Il consiglio di venerdì sera è saltato, o meglio è stato rinviato al prossimo venerdì, ultimo giorno di febbraio e scadenza per presentare il bilancio previsionale dell’Unione. Che, se non approvate, rischierebbe di ingessare l’attività di ben tre comuni.
Cosa è accaduto? Che tra i tre comuni non corra da tempo buon sangue è abbastanza noto ma venerdì sera il nodo della scuola è risultato di difficile (anzi impossibile) soluzione. La scuola, infatti, con il servizio trasporto scolastico, è una delle tante funzioni in capo all’Unione: e i quattro mezzi che i comuni hanno messo a disposizione della stessa Unione sono il vero nodo gordiano.
In estrema sintesi, alcuni studenti residenti a Pessina e Isola Dovarese vanno a scuola al polo di Ostiano e non di Torre. Fin qui i ragazzi si sono arrangiati, pagando il servizio trasporto di tasca propria con la società Arriva. Ma da Isola e Pessina è emersa la richiesta di poter garantire a questi studenti il trasporto con i mezzi dell’Unione. Se non che, da statuto, questi stessi mezzi devono muoversi solo verso scuole dell’Unione, dunque nel caso specifico verso Torre.
Ecco allora che è stato chiesto di svincolare la funzione “scuola” dall’Unione, per firmare poi successivamente ed eventualmente una convenzione. Questa soluzione, che a molti sembra un palliativo per un’Unione formalmente attiva ma non più così solida, salverebbe per il momento capra e cavoli, perché lascerebbe viva l’Unione Terre di Pievi e Castelli, togliendole “semplicemente” una funzione, per quanto importante.
Non avendo trovato un accordo, i tre sindaci Marcello Volpi per Torre, Gianpaolo Gansi per Isola e Odelio Pari per Pessina, hanno sospeso la seduta, aggiornandola a venerdì 28 febbraio: ultimo giorno utile per approvare il bilancio dell’Unione e scongiurare problemi e conseguenze più serie.
Giovanni Gardani