Depurazione: Padania Acque
protagonista in Europa
La società dell'idrico cremonese è inserita nel pool di alto livello di Copenhagen che delineerà il futuro europeo del trattamento delle acque reflue
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Padania Acque in missione in Danimarca per offrire il proprio qualificato contributo all’interno della delegazione europea di alto livello sulla Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane.
Il gestore unico dell’idrico cremonese è stato invitato dall’Ambasciata Reale di Danimarca a partecipare ai lavori di implementazione della nuova normativa europea per esplorare opportunità, sfide e le migliori pratiche per l’attuazione della Direttiva presso i gestori idrici.
L’importante evento, in programma il 26 e 27 febbraio a Copenaghen, rappresenta un momento cruciale per delineare il futuro della depurazione delle acque in Europa e un’occasione preziosa per confrontarsi su temi di grande rilevanza strategica come il riuso e il recupero dei reflui e la neutralità climatica ed energetica.
L’iniziativa, sostenuta dalle massime istituzioni europee, mira a rafforzare le politiche ambientali e le strategie di gestione delle acque reflue, puntando su innovazione, efficienza e sostenibilità. La presenza di Padania Acque all’interno di questa delegazione evidenzia il ruolo di primo piano che l’azienda ha assunto nel panorama nazionale e internazionale del settore e, di conseguenza, il significativo contributo che può apportare nell’implementazione di nuove soluzioni e tecnologie per attuare la normativa europea.
L’invito, rivolto al direttore generale Stefano Ottolini, testimonia il valore dell’esperienza di Padania Acque e di alcuni suoi approcci innovativi nella gestione delle acque reflue.
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La delegazione riunirà direttori esecutivi e manager delle principali utility idriche europee provenienti da Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia, rappresentanti governativi, agenzie ambientali e stakeholder nel settore del trattamento delle acque urbane.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale svolgeranno un ruolo di rilievo nella conduzione del dibattito sulle strategie per rendere i sistemi di depurazione più efficienti e sostenibili.
Il programma della missione prevede l’analisi delle nuove normative europee per la depurazione delle acque reflue e il loro impatto sulla gestione degli impianti; l’adozione di tecnologie avanzate per il trattamento dei reflui, con particolare attenzione alla riduzione degli inquinanti emergenti; il miglioramento dell’efficienza energetica nei processi di depurazione, con l’introduzione di soluzioni a basso impatto ambientale; lo studio di casi di successo internazionali per promuovere best practices nella gestione delle acque reflue; visite tecniche a impianti danesi all’avanguardia.
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Padania Acque parteciperà attivamente ai lavori della delegazione, portando il proprio contributo derivante dall’esperienza maturata nella gestione degli impianti di depurazione della provincia di Cremona. Il Direttore Generale Stefano Ottolini illustrerà le best practices adottate nel territorio nella gestione delle acque reflue, tra cui l’applicazione di tecnologie per la neutralità energetica, la gestione avanzata dei fanghi e il recupero di risorse. L’azienda, infatti, ha da tempo avviato un processo di innovazione che ha permesso di migliorare l’efficienza degli impianti di depurazione, ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare il consumo energetico. Durante la delegazione, Padania Acque avrà l’opportunità di confrontarsi con esperti internazionali, consolidando il proprio ruolo di modello virtuoso nel settore idrico e ambientale.
“La partecipazione di Padania Acque alla delegazione – dichiara il direttore generale Stefano Ottolini – rappresenta un’importante occasione per contribuire attivamente alla definizione delle nuove politiche europee sulla depurazione delle acque reflue. La società si conferma così un punto di riferimento nel settore, capace di portare innovazione e competenza in un contesto di alto livello e di dialogare in rete con i massimi esponenti europei, sviluppando ulteriormente relazioni internazionali”.
“Con l’impegno delle istituzioni italiane – prosegue Ottolini – e il coinvolgimento delle aziende più avanzate nella gestione del servizio idrico, questa delegazione segna un passo decisivo verso un futuro in cui la depurazione delle acque sarà sempre più sostenibile, efficiente e tecnologicamente avanzata”.
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