Controlli dell'Arma, irregolarità
in tre laboratori tessili

I carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mantova, con la collaborazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Mantova-Cremona e della stazione di Viadana, hanno condotto un’operazione tesa a contrastare lo sfruttamento lavorativo nei laboratori tessili.
L’intervento ha riguardato tre strutture produttive di Viadana specializzate nella lavorazione di semilavorati per l’abbigliamento, e gestite da imprenditori di origini straniere: un 42enne e un 51enne cinesi, residenti nel comune rivierasco, e un 62enne tunisino, domiciliato invece in provincia di Reggio Emilia.
Tramite le ispezioni effettuate nei giorni scorsi, gli uomini dell’Arma hanno appurato che i legali rappresentanti delle aziende ispezionate, omettevano di adottare le basilari condizioni sanitarie e di sicurezza tra cui la mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, l’omessa nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del medico competente, la mancanza della cassetta di primo soccorso e la non conformità dei luoghi di lavoro.
Inoltre, in un laboratorio coinvolto nei controlli in oggetto i Carabinieri hanno constatato la presenza di due lavoratori assunti da un’altra ditta. Alla luce di questi elementi, le attività delle aziende sono state sospese.
Contestualmente, sono state comminate sanzioni amministrative per 7.500 euro, e prescrizioni penali con ammende pari a 17.000 euro, fatte salve ulteriori violazioni che potrebbero emergere dopo nuovi controlli e verifiche.
I tre legali rappresentanti delle aziende coinvolte sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Mantova, in stato di libertà, per le violazioni riscontrate.
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e l’eventuale colpevolezza degli indagati, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
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