8 febbraio 2015 ore 20.30:
10 anni fa il crollo del PalaFarina
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Erano le 20.30 di dieci anni fa, l’8 febbraio 2015. Qualcuno sui social postava la prima foto con una scritta eloquente “Addio PalaFarina”. Proprio così, due giorni dopo l’arrivo di Big Snow, la più grande nevicata sul comprensorio Oglio Po e nel Nord Italia dal 1985, il palazzetto di Viadana per come era conosciuto fino ad allora non c’era più.
Una trave, completamente bagnata e sottoposta alle intemperie, non aveva retto al peso della neve ed era crollata, trascinando una parte di tetto con sé: crollarono due campate delle nove totali. Quella sera, una domenica sera, la Pomì Casalmaggiore giocava una gara sulla carta facile contro Forlì, spostandosi a Montichiari per l’occorrenza, ma la squadra – forse choccata – impiegò un po’ a riprendersi, perdendo il primo set e vincendo 3-1 e un po’ a fatica quella gara teoricamente da conquistare agilmente. La Vbc non tornerà più al PalaFarina e sposerà, di lì a poco e con un’epica vittoria contro Conegliano, il PalaRadi di Cremona, ad eccezione del ritorno a Viadana per una partita europea di Challenge.
Furono giorni concitati tra Casalmaggiore e Viadana, ricordando soprattutto quello che i volontari delle varietà società sportive (la Pomì era la punta dell’iceberg, ma c’erano tanti altri club impegnati sotto quel tetto) fecero il sabato e la domenica. Un recupero lampo del materiale che rischiava di rimanere sotto il tetto del PalaFarina, una volta crollato, con il paesaggio circostante circondato da cumuli di neve.
La trave piegata, sin dal sabato mattina, non prometteva nulla di buono e da lì la decisione di intervenire. Il PalaFarina, nel frattempo, è rinato: con tempi più lunghi di quelli inizialmente previsti e reinaugurato l’8 ottobre 2022, proprio con una partita della Vbc Casalmaggiore, non più targata Pomì ma Trasporti Pesanti. E a questo proposito, quel 2015 fu anche l’anno dello Scudetto del volley casalese: sì, l’anniversario triste del PalaFarina crollato presto lascerà spazio a una ricorrenza ben più felice da ricordare. Quella del 16 maggio 2015…
Giovanni Gardani