Al bar oltre l'Asolana prima
di scuola: richiamo della preside
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Una sorta di “vuoto di potere”, diciamo così, del quale però alcuni studenti si stanno approfittando.
Per questo motivo la dirigente dell’Istituto Comprensivo Diotti di Casalmaggiore Cinzia Dall’Asta ha deciso di avvisare i genitori con una circolare, chiedendo agli stessi di responsabilizzare maggiormente i propri figli. Perché vicino alla Diotti passa la strada Asolana, arteria molto trafficata e molto pericolosa ad ogni ora del giorno e soprattutto di prima mattina quando gli studenti arrivano a scuola.
Cosa è successo? O meglio cosa succede da un po’ di tempo a questa parte? La Polizia Locale regola l’accesso (così come l’uscita) degli studenti e delle studentesse, arrivando sul posto attorno alle 7.50, dunque pochi minuti prima della prima campanella delle ore 8. Il punto però è che alcuni scuolabus giungono nel parcheggio alle 7.20 o alle 7.30 per poter poi ripartire col loro giro.
A questo punto i giovani dovrebbero subito entrare nel perimetro scolastico per essere presi in carico dai collaboratori della scuola, che hanno il compito di sorvegliare ma possono farlo solo all’interno del cortile dell’edificio, non essendo appunto autorizzati a uscire. Qualche ragazzo se ne approfitta per spostarsi invece verso la vicina stazione di servizio, dove in genere ci si ferma a fare carburante ma dove è presente anche un bar, probabilmente per fare colazione.
Una situazione pericolosa perché la stazione di servizio si trova al di là della strada e questo comporta dunque l’attraversamento della strada Asolana 343, come detto molto trafficata soprattutto a quell’ora. Il “vuoto di potere” o di competenze, nel caso specifico, si può risolvere solo responsabilizzando i ragazzi ad entrare subito nel perimetro scolastico, quando il pullman arriva, per poter essere sorvegliati ed essere al sicuro.
Da qui la segnalazione della dirigente Dall’Asta, a sua volta avvertita dal comune di Casalmaggiore – che gestisce il servizio scuolabus – di questa anomalia, nella speranza che il gioco, la sfida, non sia semplicemente quella di eludere la sorveglianza del personale scolastico.
G.G. (video Alessandro Osti)