Il "duello" tra lo sporcatore
seriale e chi non è stanco di pulire
Il buono e il cattivo. Manca il brutto, ma in fin dei conti non è un western: la vicenda, positiva o negativa, edificante o distruttiva, a seconda dei punti di vista, arriva da Casalmaggiore, dove uno sporcatore seriale viene combattuto – a distanza – da chi tutte le settimane ripulisce.
Lattine di birra, per lo più, ma anche altri rifiuti: un secchio di lattine ogni quindici giorni riempito da chi – preferendo rimanere anonimo per paura di ripicche – va a mendare alle cattive usanze di chi continua a sporcare la stessa strada, in zona cimitero per andare poi verso la frazione casalese di Cappella. Le immagini parlano chiaro: “Spero che Casalasca Servizi non mi mandi una multa – spiega con una battuta l’uomo – dato che ogni quindici giorni quando passa il ritiro del vetro e delle lattine, io riempio un secchio intero”.
“Essendo in pensione da qualche anno – spiega sempre l’uomo, che vive in zona – mi metto a disposizione cercando di aiutare l’ambiente. E in questi mesi ne ho viste di tutti i colori, ma la cattiva usanza di questa persona, praticamente quotidiana, mi ha particolarmente infastidito. Altre zone messe male sono quelle di Motta San Fermo e Cappella, due frazioni di Casalmaggiore che sono invase dai sacchi neri”.
“Anche il sindaco di Rivarolo del Re Luca Zanichelli qualche giorno fa – racconta il pensionato – ha personalmente raccolto alcuni sacchi, cercando documenti che potessero portare all’identità di chi ha lanciato i rifiuti. Purtroppo sulle lattine, lasciate nel fossato in quantità industriale, io non posso fare lo stesso. Non passa giorno in cui il fosso – o il ciglio della strada – non sia sporco. Sono fatto così: non sopporto la mancanza di decoro”.
G.G. (video Alessandro Osti)