Tangenziale, da Milano una notizia
di portata storica: ecco perché
I volti sorridenti sono quelli di chi potrebbe avere raggiunto un risultato storico: dal presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani al vice Luciano Toscani, dal sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ai consiglieri regionali Matteo Piloni e Riccardo Vitari all’assessore Claudia Maria Terzi. Politica unita, al di là del colore e degli screzi che certo torneranno: non però se si parla di una infrastruttura troppo importante per non sotterrare l’ascia di guerra.
Troppo presto per urlare “missione compiuta” ma se non altro il Casalasco non è andato a Milano per un giro a vuoto. Ci sono almeno due buone notizie emerse dal tavolo di lavoro organizzato per giovedì mattina al Pirellone con l’assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia Terzi.
Da un lato il fatto che l’idea che da subito, da quando si è insediata, la Provincia di Cremona con il nuovo corso di Roberto Mariani ha provato a intraprendere è effettivamente fattibili: ossia i fondi del Piano Marshall che non arrivarono in epoca Covid, possono essere dirottati adesso sulla tangenziale di Casalmaggiore, perché quest’ultima è vista come un’opera finalmente prioritaria e dunque più urgente di altre che possono dunque aspettare ed essere messe in standby, pur rimanendo giustamente in calendario.
La seconda è che, rispetto ai 20 milioni integrativi rispetto ai 13 in arrivo dal Piano Marshall (20 milioni prospettati come stima di massima da Mariani e dal suo vice Luciano Toscani all’incontro con i manifestanti del 20 gennaio scorso), quel che rimane da raccogliere è in realtà una quota più bassa: si parla di altri 13 milioni per un totale di 26 milioni che potrebbero coprire l’intero costo dell’opera.
I 13 milioni che rimangono, per inciso, andrebbero chiesti ad Anas, dunque a Roma. Per una volta, peraltro, gli enti in campo non si sono passati la palla, o patata bollente, ma hanno deciso di agire, ciascuno per le proprie competenze: la Regione ha avviato l’iter amministrativo per dislocare i 13 milioni del Piano Marshall; la Provincia di Cremona garantirà invece un approfondimento tecnico, mentre entro un mese Regione Lombardia convocherà nuovamente Provincia e ANAS per definire i passaggi successivi, in quanto la futura tangenziale di Casalmaggiore rappresenterà una variante a due strade statali.
In attesa di acquisire il 50% delle risorse necessarie, si procederà con un primo lotto di lavori, utilizzando le risorse attualmente disponibili. Insomma, dopo lunga attesa, quella che sembra una vera e propria – sacrosanta – accelerata: forse davvero l’agognata tangenziale casalasca non è mai stata così vicina.
Giovanni Gardani