Enti di soccorso, si sbloccano
solo ora i rimborsi del 2020
In genere gli enti di soccorso ricevono dalla Regione il rimborso del 90% subito e il successivo 10% il settembre dell’anno successivo rispetto all’anno in cui la spesa viene effettuata. Il problema è che soltanto adesso, a inizio 2025, stanno iniziando ad arrivare i rimborsi del 10% mancante relativo all’anno 2020. E d’accordo il Covid che ha ritardato tutto, ma sono trascorsi ormai cinque anni e per molti enti non ricevere questo 10% significa andare in sofferenza.
Anche perché c’è chi ha continuato a investire, ad esempio, nel parco veicoli, nelle ambulanze, che come tutti i mezzi a motore non sono eterne e dopo un po’ vanno sostituite, non ricevendo sempre sovvenzioni e donazioni da parte di privati o imprese.
Insomma fare quadrare il bilancio è sempre più complicati e c’è chi, sul territorio soffre. Una associazione, che preferisce rimanere anonima ma che da sempre opera in provincia, attende ad esempio 80mila euro (circa il 10%, appunto, del bilancio complessivo, ma nel frattempo ha rinnovato il parco ambulanze. E questo senza dimenticare il restante 10% per gli anni successivi, arrivando al 2024 appena concluso.
Il 2020 si sblocca adesso, poi verrà il resto. Ma c’è chi in Lombardia non ce l’ha fatta (a Cremona, tutto sommato, le associazioni sono riuscite a tenere duro) e ha dovuto chiudere a causa di una diatriba iniziale tra ANPAS, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, e AREU, che avrebbe contestato alcune rendicontazioni effettuate in tempo di Covid (l’accusa è stata di averle gonfiate, da parte di qualche ente), facendo dunque le pulci e rallentando tutta la macchina.
A chiedere una accelerazione è Matteo Piloni, consigliere regionale del PD per Cremona, che parla di “24 milioni mancanti in tutta la Regione, di cui uno per la sola provincia di Cremona”.
Giovanni Gardani