Avanza il raddoppio ferroviario, ma
servono fondi per opere accessorie
Proseguono a ritmo serrato i lavori per il raddoppio ferroviario della tratta Piadena-Mantova, commissionato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) con la direzione lavori affidata a Italferr (Gruppo FS). Il cantiere, gestito dal raggruppamento di imprese Pizzarotti, Saipem, Icm e Salcef, ha visto negli ultimi mesi significativi avanzamenti. Nei pressi della stazione di Mantova sono state avviate le demolizioni di fabbricati interferenti con il nuovo tracciato, tra cui l’ex ristorante “Acqua Pazza” a Belfiore e una falegnameria dismessa. Entro poche settimane seguirà la demolizione della ex autofficina Cremonesi.
A Curtatone, in via Eremino, inizieranno i lavori di trivellazione per i pali di sottofondazione, senza prevedere chiusure stradali. A Mantova, vicino al cimitero, è in corso la rimozione dei materiali derivanti dalla demolizione di una vecchia rampa, mai completata, che sarà sostituita da un sottopasso ferroviario destinato a collegare la rotatoria sulla SS10 con quella sulla SP420, con conclusione prevista entro l’anno. Parallelamente, a strada Laghetto, a Ospitaletto, si procede con la costruzione dei plinti e delle strutture verticali per un cavalcavia.
Anche il cavalcaferrovia sulla SP67 a Marcaria avanza, con la chiusura della strada fino a ottobre 2025. Sono già stati completati i lavori di sottofondazione e le relative prove di carico. Nella stessa area, dopo la stazione di Marcaria, è iniziata la cantierizzazione per la realizzazione di un muro protettivo per i treni nelle aree abitate. Proseguono inoltre i lavori per il sottopasso sostitutivo del passaggio a livello sulla SP31 a Tornata, mentre lungo la statale 10 Cremonese sono in corso le operazioni di sottofondazione per un cavalcavia nei pressi del campobase della Bozzoliana. Si registra un avanzamento significativo anche per i viadotti sull’Oglio a Marcaria e dietro il cimitero di Piadena, dove proseguono le operazioni di sottofondazione.
Nel frattempo, emergono preoccupazioni sul completamento delle opere accessorie legate al tratto Mantova-Bozzolo. Mancano infatti 50 milioni di euro per finanziare interventi fondamentali come sottopassi, sovrappassi e strade alternative che permetteranno di eliminare i passaggi a livello. Il consigliere regionale Marco Carra (PD) ha presentato un’interrogazione all’assessore competente per sollecitare la Regione a intervenire presso il Governo e i soggetti coinvolti al fine di reperire le risorse necessarie. Secondo Carra, l’assenza di questi fondi rappresenta un problema urgente che potrebbe compromettere il completamento del progetto. La questione è stata sollevata anche dai sindaci dei comuni interessati durante un confronto con la commissaria governativa per il raddoppio e i tecnici di RFI.
Il consigliere ha sottolineato l’importanza del raddoppio ferroviario per migliorare il servizio sulla tratta Milano-Cremona-Mantova, ribadendo che eventuali aumenti dei costi debbano essere affrontati tempestivamente per evitare ritardi o blocchi nei lavori. I comuni coinvolti non possono sostenere finanziariamente queste opere, rendendo indispensabile un intervento da parte delle istituzioni regionali e nazionali.
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