Cultura

Viadana e i bombardamenti del '45:
racconti per non dimenticare

A Viadana si torna a parlare delle drammatiche vicende dei bombardamenti che colpirono la città negli anni 1944-1945. L’occasione è nata dal ritrovamento dell’ordigno bellico sulle rive del Po nel dicembre scorso, che ha stimolato la condivisione di preziose testimonianze storiche.

Tre cittadini viadanesi – Cesare Racchelli, Giuseppe Flisi e Michele Flisi – hanno condiviso ricordi personali e familiari di quel periodo buio. Racchelli, all’epoca bambino, ha rievocato i frequenti bombardamenti che colpivano la zona del Carrobbio e il ponte. In particolare, ha ricordato il devastante attacco del 22 aprile 1945, che causò sette morti e undici feriti nel centro abitato.

Toccante la testimonianza di Giuseppe Flisi, che ha raccontato la tragica storia del padre di Michele, vittima di un crollo durante un bombardamento mentre era uscito per comprare del pane. Il suo funerale si tenne proprio il 25 aprile, trasformando quello che per molti era un giorno di festa in un momento di profondo lutto per la famiglia.

Un elemento significativo emerso durante l’incontro riguarda Villa Santa Maria, che fu ripetutamente bombardata in quanto sede di un comando tedesco. Secondo quanto riferito da Flisi, nonostante i tedeschi avessero già abbandonato la posizione, i bombardamenti continuarono a causa della mancata comunicazione tra partigiani e Alleati.

Il sindaco Nicola Cavatorta ha sottolineato l’importanza di preservare queste memorie: “Non dobbiamo dimenticare, perché solo attraverso la memoria possiamo perseverare con l’obiettivo ultimo di una società fondata sulla pace, anche come insegnamento per le generazioni future.”

L’Amministrazione Comunale ha annunciato l’installazione di una targa commemorativa in memoria delle vittime, un gesto simbolico ma significativo per onorare chi perse la vita durante quei tragici eventi.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...