Nido Aroldi, toni alti. E dieci
genitori vanno dall'avvocato
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Stavolta i toni si sono decisamente infiammati sull’Asilo Nido Aroldi in consiglio comunale a Casalmaggiore: partita con la volontà di collaborare, la vicenda ha visto uno schieramento in fazioni nella seduta di giovedì sera con reciproche accuse.
Da un lato le due minoranze unite – il gruppo di Luciano Toscani assieme ad Annamaria Piccinelli – che hanno criticato l’operato del comune su opere di sistemazione della struttura gestite male, nei tempi e nei modi, costringendo le maestre ad accudire i bimbi per alcune settimane all’interno di un cantiere, per una “scelta scellerata” come l’ha definita la consigliere Alessia Tascarella; dall’altro il sindaco Filippo Bongiovanni e la maggioranza, con l’assessore Sara Valentini in primis, che hanno accusato di politicizzare la questione.
La mozione, che non è passata, chiedeva sostanzialmente due cose: riconoscendo la buona volontà del comune di trovare subito una sistemazione alternativa per il ritardo dei lavori, la richiesta riguardava uno sconto del 50% per i mesi di disagi (o disservizi, termini sui quali s’è battibeccato) e un premio alle dipendenti che hanno dovuto di fatto darsi da fare con gli straordinari.
Tecnicamente l’assessore al Bilancio Sara Manfredi ha spiegato che solo ad aprile sarà possibile prevedere uno stanziamento di fondi extra, ricordando però come il comune abbia investito 20mila euro proprio per fare fronte all’emergenza. Vedendo la vicenda dal lato più umano, per così dire, l’assessore al Sociale Massimo Mori ha parlato di situazione serena e di un servizio mensa che sta funzionando nonostante il cibo sia di fatto importato dalle cucine dell’ospedale Oglio Po. Valentini invece ha spiegato che la responsabile del servizio potrà effettivamente richiedere dei premi per le dipendenti.
E’ emerso che dieci genitori su 41 hanno scritto al comune mediante avvocato per chiedere lo sconto del 50% di ogni mese di chiusura dell’Asilo Aroldi con trasferimento al San Giuseppe, dopo che il comune ha azzerato la rata di ottobre per mezzani e grandi e aiutato anche i genitori di lattanti.
“Dovremo prendere una decisone – ha concluso Bongiovanni prima che la mozione venisse respinta – ma l’impressione è che, nonostante questo asilo offra le tariffe più basse della zona, qualsiasi cosa faremo, verremo criticati perché il clima da collaborativo è divenuto polemico e questo non va bene”.
Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)