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Casalmaggiore, bilancio ok: punti
chiave e novità tassa di soggiorno

Il comune di Casalmaggiore approva in consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza, il Bilancio di previsione 2025. Il punto di partenza per la redazione del bilancio preventivo è sicuramente la definizione delle aliquote relative alle entrate tributarie come IMU, addizionale IRPEF e le tariffe relative ai servizi a domanda individuale al fine di trovare la copertura per le spese e raggiungere l’equilibrio di bilancio.

Ma intanto si registra una novità: il Comune infatti introdurrà l’imposta di soggiorno, non appena ne avrà approvato la regolamentazione in consiglio. L’imposta sarà a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo. Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo.

Per quel che concerne l’Irpef, l’unica aliquota che varia in rialzo è quella della soglia oltre i 50.000€ che passa dallo 0,75% allo 0,8%. Rimane l’esenzione per un reddito inferiore a 10.500€. Per l’IMU è tutto confermato, salvo una particolare aliquota vantaggiosa decisa dal 2015 dal Comune di Casalmaggiore per le abitazioni concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado, al di fuori dalle agevolazioni già consentite dalla legge nazionale, che però dal 2025 non risulta più applicabile, pertanto in questi casi dallo 0,76% passa all’1%.

Capitolo tariffe, sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto all’anno precedente, ad esclusione della tariffa mensa che a partire da settembre 2025 aumenterà di 40 centesimi per la Scuola dell’Infanzia e di 60 centesimi per Elementari e Medie, in vista del futuro appalto che porterà certamente ad importanti aumenti per l’ente, visti i prezzi medi delle gare odierne.

Facendo poi il punto della situazione è stato spiegato che al 31 dicembre 2024 il comune di Casalmaggiore avrà 30 mutui accessi per 3,8 milioni con Cassa Depositi e Prestiti, poi ve ne sono altri con Istituto Credito Sportivo o altri istituti per circa altri 3 milioni di euro, per un indebitamento complessivo di 6,8 milioni circa.

Di seguito ecco la relazione dell’assessore al Bilancio Sara Manfredi:

Nonostante sia stata prevista una proroga al 28/02/25 siamo comunque riusciti ad approvare il preventivo entro la fine del 2024. Il punto di partenza per la redazione del bilancio preventivo è sicuramente la definizione delle aliquote relative alle entrate tributarie come IMU, addizionale IRPEF e le tariffe relative ai servizi a domanda individuale al fine di trovare la copertura per le spese e raggiungere l’equilibrio di bilancio.

La legge sancisce infatti che tutti i tributi vanno approvati prima dell’approvazione del bilancio di previsione, ad eccezione della TARI (approvata entro il mese di aprile) e dell’imposta di soggiorno (approvata entro 60 giorni dall’adozione del regolamento che la disciplina).

EMENDAMENTO TECNICO AL BILANCIO DI PREVISIONE

Nel DUP 2025 -2027 approvato a luglio 2024, l’amministrazione ha deciso di introdurre l’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo. Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione.

Tuttavia non avendo ancora approvato il regolamento per la sua istituzione abbiamo per il momento, su parere del collegio dei revisori, stralciato questa partita, riservandoci di trattarla nei primi mesi dell’anno.

Per cui è stato approvato un emendamento tecnico in prima battuta, che stralcia in entrata e uscita la somma di 30mila euro prevista di introito dalla tassa di soggiorno.

ALIQUOTE IRPEF

La legge di bilancio 2022 ha modificato il sistema di determinazione dell’IRPEF riducendo da 5 a 4 le aliquote applicabili e rimodulandole in relazione ai rispettivi scaglioni di reddito. Probabilmente dal prossimo anno scenderanno a 3.

Il nostro comune ha aliquote differenziate in base al reddito: 0,35% da 0€ a 15.000€, 0,50% da 15.001,01€ a 28.000€; 0,60% da 28.000,01€ a 50.000€; l’unica aliquota che varia in rialzo è quella della soglia oltre i 50.000€ che passa dallo 0,75% allo 0,8%. Rimane l’esenzione per un reddito inferiore a 10.500€.

Si stima che l’incremento di aliquota stabilito comporterà un aumento pari ad € 21.000,00 che verrà impiegato nell’ambito della disabilità.

ALIQUOTE IMU

Restano confermate anche le aliquote relative all’IMU:

L’unica novità è che la legge non ci consente più di praticare una aliquota vantaggiosa che era dello 0,76% per le Abitazioni e pertinenze, classificate in categorie diverse da A1, A8 e A9, concesse in COMODATO a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale che non potevano beneficiare della riduzione del 50% stabilita dalla legge. Il Comune di Casalmaggiore già dal 2015 era venuto incontro a chi concedeva in comodato gratuito ai figli la propria abitazione a condizione che il contratto di comodato fosse registrato all’Agenzia delle Entrate con altre peculiarità: agevolazione applicata ad una sola unità immobiliare ad uso abitativo che sia residenza del comodatario, estesa alle pertinenze classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate. Dal 2025 ci sono nuovi limiti alla diversificazione delle aliquote IMU posti dal D.M. 6 settembre 2024 che non ci consentono di mantenere questa aliquota agevolata del 7,6 per mille come alternativa all’abbattimento del 50% dell’imposta dovuta consentito dalla normativa alle condizioni sopra specificate. L’eliminazione dell’agevolazione colpisce circa 60 contribuenti che pagheranno l’1%.

TARIFFE

Sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto all’anno precedente, ad esclusione della tariffa mensa che a partire da settembre 2025 aumenterà di 60 centesimi, in vista del futuro appalto che porterà certamente ad importanti aumenti per l’ente, visti i prezzi medi delle gare odierne.

 

I ricavi stimati derivanti dall’applicazione delle tariffe sui servizi a domanda individuale sono pari a 1.213.860€ (1.215.100€ nel 2024), i costi ammontano a 2.088.492€ (2.012.337,24€ nel 2024).

La percentuale di copertura sui servizi a domanda individuale prevista è del 58,12%

ANALISI DATI BILANCIO DI PREVISIONE

Nel configurare il bilancio corrente è stata rispettata la regola che impone il pareggio, in termini di competenza, delle spese previste in ciascun anno con altrettante risorse in entrata.

Il totale a pareggio di competenza per l’anno 2025 è di 24.203.316,23€

Partendo dalle ENTRATE e facendo riferimento alle macro-voci di bilancio abbiamo:

  • Entrate correnti di natura tributaria = 6.017.434€
  • 4.406.000€ IMU, addizionale IRPEF, imposte e tasse anni precedenti
  • 1.611.434€ fondo di solidarietà comunale trasferito dallo Stato
  • Trasferimenti correnti = 756.989,83€ (583.749€ nel 2024)
  • Entrate extra tributarie = 4.385.229,22€

Di cui 2.090.360€ incasso da servizi a domanda individuale + fitti, noleggi e locazioni per beni mobili e immobili

  • Entrate in conto capitale 7.038.558,64€
  • 6.509.047,83€ contributi agli investimenti come stabilito da DUP
  • 521.989,55€ altre entrate in c/capitale (oneri di urbanizzazione)

Per quanto riguarda le SPESE abbiamo:

  • Spese correnti 10.509.728,85€ di cui

–          3.264.493,93€ redditi da lavoro dipendente

–          247.057€ imposte e tasse a carico dell’ente

–          5.494.721,86€ acquisto di beni e servizi

–          766.489,64€ trasferimenti correnti

–          189.358,51€ interessi passivi su mutui

–          547.607,91€ altre spese correnti

  • Spese in conto capitale 7.590.771,27€
  • Rimborso prestiti 807.816,11€

 

Attualmente il comune ha n. 30 mutui CASSA DD PP – debito residuo presunto al 31/12/2024 € 3.843.777,96, tasso medio 4.209%, la mediana del tempo residuo di ammortamento è 4,25 anni.

Il mutuo più recente ha una durata residua di ammortamento di 15 anni, mentre il più longevo ha una durata residua di 1 anno.

Il Comune ha in carico ancora 1 mutuo con Banca intesa che scade nel 2025, 4 FRISL con Regione Lombardia, 3 con Istituto Credito Sportivo e 1 con Finlombarda.

G.G. (video Alessandro Osti)

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