Il PalaFarina si riscopre
"casa d'emergenza": 25 ospitati
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Lunedì per l’antivigilia di Natale sperano di essere tutti a casa. Ma intanto, per il momento, hanno ottenuto appoggio al PalaFarina di Viadana: è una percentuale molto bassa, tra gli evacuati per l’allarme bomba in zona Brescello, che ha interessato anche un quartiere di Viadana che si affaccia verso la golena e dunque verso il Po, quella di chi ha scelto di stare nel palazzetto dello sport, che per la prima volta dalla ristrutturazione del 2022 vive questa sorta di “seconda vita emergenziale”, essendo in effetti una struttura adibita anche a questo tipo di servizio.
La Protezione Civile è all’opera da mercoledì pomeriggio e resterà al suo posto fino a lunedì quando tutto dovrebbe tornare alla normalità. Dopo l’arrabbiatura (tutti sono stati svegliati nella notte tra martedì e mercoledì), sono tanti i residenti evacuati che hanno capito il momento e dunque è subentrata la consapevolezza.
La maggior parte delle 350 persone ha cercato alloggio e ospitalità presso amici o famiglia, per gli altri, appunto, c’è il PalaFarina (25 persone circa, per ora). Ma prima c’è il numero del comune, al quale chiederà assistenza, che viene ottenuta previa verifica del reale status di evacuato.
La macchina, che si è messa in modo alle 23 di martedì con l’ordinanza del sindaco Nicola Cavatorta, ora sembra aver preso il ritmo giusto. L’ordigno dovrebbe essere fatto brillare – in sicurezza – lunedì, facendo passare le “famose” 144 ore scritte in ordinanza, che servono per stabilizzarlo.
G.G. (video Alessandro Osti)