L'aria è più pulita, ma resta
l'allerta polveri sottili

Arpa Lombardia conferma il trend positivo sulla qualità dell’aria nel territorio regionale per il 2024. Secondo i dati raccolti fino al 15 dicembre sembra che ovunque il limite annuale per il PM10 (media di 40 microgrammi per metrocubo) non sia stato superato, così come per il PM2.5 che per il secondo anno consecutivo si mantiene entro i limiti in tutte le stazioni lombarde.
Buone notizie anche per il biossido di azoto (NO2), che non ha, a oggi, superato la media annuale di 40 microgrammi per metro cubo (soglia prevista dalla normativa) in nessuna città capoluogo anche nelle stazioni ad alta densità di traffico, come a Milano.
Andando a vedere i dati delle nostre città capoluogo, Cremona ha registrato 50 giorni di superamento dei limiti di PM10, mentre Mantova si è fermata a 45 giorni. Per quanto riguarda il PM2.5, Cremona ha fatto registrare una media di 22 microgrammi per metro cubo, posizionandosi al secondo posto dietro Monza tra le città con i valori più alti in regione, mentre Mantova ha mostrato una performance migliore con 16 microgrammi per metro cubo.
Particolarmente positivi i dati sul biossido di azoto (NO2), con entrambe le città che hanno registrato medie di 23 microgrammi per metro cubo, ben al di sotto del limite normativo di 40 microgrammi. Questi valori collocano Cremona e Mantova tra le città lombarde con la migliore qualità dell’aria per questo inquinante.
I dati, ancora in attesa di validazione definitiva prevista per il primo trimestre 2025, mostrano un quadro complessivamente positivo per l’intera Lombardia. La regione si prepara ora ad affrontare le nuove sfide imposte dalla direttiva europea 2024/2881, che prevede obiettivi ancora più ambiziosi per la qualità dell’aria, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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